Una serie di forti emozioni senza soluzione di continuità con il passaggio da un momento storico all’altro. Dopo la qualificazione ai playoff scudetto – alla seconda stagione nella Techfind Serie A1 – arrivata mercoledì sera ad Empoli, la truppa dei #fioridacciaio è pronta a vivere ulteriori emozioni forti con l’esordio nella Techfind Coppa Italia IFP Cup 2022 che vedrà le rossoblù di scena a San Martino di Lupari (sede della Final Eight) contro un’avversaria che sta ormai rappresentando uno snodo nell’attuale stagione delle magnolie: ossia la Virtus Bologna (quello in Veneto sarà il terzo incrocio stagionale con le felsinee).
Così, per La Molisana Magnolia Campobasso, la prima nel trofeo tricolore per la massima serie sarà senz’altro un’occasione di forti emozioni, così com’era stato in A2, quando il club ospitò l’ultimo atto nel suo primo scenario cittadino: quello cioè del PalaVazzieri.
PARTITA INTRICATA Di fronte alle terze della classe al termine del girone d’andata, posizione che le bianconere stanno rinsaldando anche con il loro cammino nel girone di ritorno, ci sarà un team che proverà a vivere l’esperienza nella kermesse tricolore con la massima serenità e la voglia di provare a regalarsi un sogno nella consapevolezza di dover gestire al meglio le energie residuali di una fase finale di stagione che si annuncia particolarmente intensa di impegni.
«Senz’altro – spiega alla vigilia il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli – sarà una partita complicata. Dovremo fare i conti con la stanchezza del match disputato ad Empoli, ma anche con l’indubbio valore dell’antagonista. Servirà, a tutti gli effetti, una sorta di ‘miracolo sportivo’. Però, come ho chiesto alle ragazze, dovremo scendere sul parquet con la testa sgombra da pensieri per goderci serenamente questa nostra storica prima esperienza puntando a farlo con consapevolezza sino alla fine perché, per quanto sarà possibile, proveremo ad andare avanti il più possibile».
PRECEDENTI IN STAGIONE Nel frattempo, l’incrocio dei quarti con la Virtus Bologna in casa rossoblù riporta alla mente le immagini dello scorso 16 ottobre quando le rossoblù andarono a violare un ‘tempio’ storico del basket nazionale come il PalaDozza, ma anche il confronto di ritorno del 10 febbraio, laddove – pur senza Reshanda Gray ed eccezion fatta per il terzo quarto – le magnolie riuscirono a tener testa alle felsinee, creando loro più di qualche grattacapo.
«Senz’altro l’affermazione sul loro parquet resterà uno dei momenti più intensi della nostra storia recente – concorda Sabatelli – in considerazione di quello che è il loro valore. Parliamo di una squadra dal potenziale assoluto contro cui proveremo a fare quanto sarà nelle nostre corde e nelle nostre possibilità».
INNESTO AUSTRIACO In effetti, il gruppo affidato a Lino Lardo – peraltro anche commissario tecnico dell’Italabasket rosa – può contare su di un roster particolarmente profondo che ha nella migliore italiana in circolazione (l’ala Cecilia Zandalasini) uno dei propri fattori, al pari dell’esterna croata Ivana Dojkic e della lunga statunitense Brianna Turner. Alle prese con l’addio di Hines-Allen, la società del patron Zanetti è intervenuta sul mercato pescando, in vista della Coppa Italia e dei playoff, l’ala austriaca Sarah Sagerer, avversaria delle azzurre del 3×3 nel primo torneo di qualificazione olimpica a Graz. La concretezza dell’ala, capitano delle azzurre agli Europei Sabrina Cinili, unitamente alle qualità di Valeria Battisodo e Beatrice Barberis rendono particolarmente temibile un gruppo che ha nella profondità delle proprie rotazioni un’assoluta chiave di volta: l’ex rossoblù Giulia Ciavarella e ancora le senatrici Elisabetta Tassinari ed Alessandra Tava, la play Francesca Pasa e la pivot Maria Cristina Laterza offrono ampie garanzie in una rotazione a dodici da autentica ‘fuoriserie’ per il team bianconero.
PIANO PARTITA Aspetti che, raccolti nel piano partita elaborato per l’occasione da coach Mimmo Sabatelli, si sostanziano in una serie di direttive ben precise.
«Contro di loro servirà una partita quasi perfetta – sintetizza – perché, tra esterne ed interne, Bologna ha infinite soluzioni e possibilità di sviluppare il gioco. Peraltro, alla base c’è un gruppo storico affiatato, il che ha consentito, partendo da solide fondamenta, di costruire al meglio un organico molto saldo. Per cercare di creare qualche crepa sarà determinante difendere tanto e provare a giocare come sappiamo in attacco».
IN CHIARO Al pari di tutte le altre sfide della kermesse, anche il match tra magnolie e virtussine – un confronto serale in virtù di una palla a due prevista per le ore 20.45 – godrà della diretta streaming in chiaro sulla piattaforma web di Lbftv, nonché sul canale 411 del digitale terrestre. Per la vincente ci sarà poi sabato sera (sempre alle 20.45) l’accesso alla semifinale della parte bassa del tabellone contro una tra Venezia e Sesto San Giovanni, prologo all’ultimo atto in programma domenica alle 18 contro l’avversaria che uscirà dal braccio di tabellone con Schio, San Martino di Lupari, Ragusa e Lucca.
FISCHIETTI DESIGNATI A dirigere le operazioni nell’esordio di Coppa Italia di A1 dei #fioridacciaio è stata designata una terna ‘mista’ composta dal veronese Daniele Yang Yao come primo arbitro, dalla fermana Valeria Lanciotti quale seconda e dalla pordenonese Chiara Corrias nelle vesti di terza.
OPERAZIONE ‘RIPARTENZA’ Intanto, come fosse un cerchio che si chiude, a dare ulteriore entusiasmo all’ambiente rossoblù c’è l’avvio del lavoro di riabilitazione per lunga croata Nina Premasunac, dopo i due interventi cui la stessa giocatrice balcanica si è sottoposta successivamente all’infortunio patito lo scorso 13 febbraio in occasione del match interno contro il San Martino di Lupari. Per l’ala-pivot rossoblù, davanti, ci sarà un percorso di un paio di mesi.