L’esordio all’Arena, in quella che è un’avventura di cadetteria, partita con il verso giusto in virtù dell’exploit di sabato scorso a Roma sul parquet dell’Élite. Nell’ultimo sabato di ottobre, con palla a due alle ore 17, e direzione arbitrale affidata al binomio dauno composto da Mario Caposiena e Marco Di Pietro, il gruppo dei giovani prospetti La Molisana Magnolia Campobasso è determinato a proseguire con forza il proprio percorso di crescita, ospitando un Viterbo uscito sconfitto all’esordio con ventiquattro punti di scarto per mano della corazzata Panthers Roseto. Le tusciane erano state avversarie del club campobassano già in A2, nella stagione interrotta a causa del Covid-19.
SFIDA NOTA
L’incrocio tra molisane e tusciane riporta alla mente degli appassionati del capoluogo la stagione 2019/20 (la terza in A2 per i #fioridacciaio, torneo interrotto anzitempo a causa del Covid-19, ma trampolino di lancio verso la Techfind serie A1), quando le campobassane si imposero al PalaMalè per 72-48 nell’ultima del girone d’andata (il ritorno non fu disputato a causa dell’interruzione del torneo figlia della pandemia). Ma, al di là di ‘corsi e ricorsi’ storici, per Franco Ghilardi tecnico dei prospetti rossoblù l’attuale confronto «sarà l’occasione per proseguire nel percorso di miglioramenti e divertimento portando avanti, cercando di mettere in pratica il lavoro fatto che è diretta conseguenza anche delle sedute con la prima squadra con i coach Mimmo Sabatelli e Vincenzo Di Meglio, che già avevano plasmato queste giocatrici nelle stagioni precedenti».
PICCOLO DUBBIO
Da un punto di vista fisico, il gruppo dei #fiorellinidacciaio è in buone condizioni, con la sola Amatori che deve fare i conti con un piccolo acciacco. Tuttavia, l’esterna brindisina è pronta a stringere i denti e rispondere presente in vista della contesa per guidare il gruppo.
ANTAGONISTA CORIACEA
Di fronte, le magnolie avranno sì una formazione uscita con un referto giallo alla ‘prima’, ma che – come ricorda lo stesso Ghilardi – «doveva fare i conti con qualche assenza. Nel complesso, le viterbesi sono team abbastanza giovane che ha però, nell’ex Geas Sesto San Giovanni Grassia, un proprio riferimento assoluto. Sono compagine tatticamente molto scafata, in grado di variare tanto le difese, facendo tanta zona, con momenti anche di zone press e passaggi a uomo».
PROVA DI MATURITÀ
Di fatto, un esame non da poco per le campobassane chiamate «ad una gara di letture per stanare le eventuali insidie che potremo trovare sulla strada. Il giocare in casa senz’altro rappresenterà un vantaggio da un punto di vista logistico e dobbiamo avere la bravura di capitalizzarlo. Nello specifico della contesa sarà determinante alzare il ritmo quando ce ne sarà la possibilità, giocando con la mente libera così da dare, con ognuna, il meglio, avendo la capacità di interpretare i diversi momenti della contesa, occasione di miglioramento individuale all’interno di uno step di crescita senz’altro rilevante a livello collettivo».
CP