Ribalta nazionale per le bocce molisane e per la Bocciofila Monforte di Campobasso, alla quale, in occasione degli 80 anni di attività sportiva, l’edizione online de ‘La Gazzetta dello Sport’ ha dedicato l’apertura della sezione altri sport dalla serata di giovedì 18 gennaio 2018.
In un articolo a firma del giornalista Giuseppe Formato, ‘La Gazzetta dello Sport’ ha ripercorso le tappe della fondazione di una delle società sportive più longeve d’Italia e della storia del proprio impianto, che fa da cornice alla Villa ‘de Capoa’.
“Nella rubrica che ricostruisce la storia delle bocciofile italiane – il commento del presidente del Comitato Regionale FIB Molise, Angelo Spina – ‘La Gazzetta dello Sport’ ha dato immediatamente spazio alla società ‘Monforte’ di Campobasso, il terzo club e impianto trattati dal quotidiano sportivo più diffuso e cliccato, dopo la Novese di Venezia e l’Auxilium di Saluzzo, entrambe del settore Volo. La società campobassana ha inaugurato la storia delle società storiche e dei relativi impianti per quel che concerne il settore Raffa. Un motivo di orgoglio per quanto stiamo facendo per le bocce sul territorio molisano”.
“In pochi sanno a Campobasso e in Molise più in generale – ha proseguito Spina – che la nostra regione annovera una delle società sportive più antiche d’Italia, che ha una storia importante alle spalle, fatta di persone e avvenimenti. Dopo aver rilanciato l’attività al Bocciodromo Comunale di Campobasso, stiamo iniziando a lavorare per restituire gli antichi splendori alla Bocciofila Monforte, fondata nel 1938, e al suo meraviglioso impianto, immerso nella Villa ‘de Capoa’, dove già dal 1935 si iniziò a giocare a bocce, per merito dell’allora Prefetto Cocuzza, appassionato della nostra disciplina sportiva, che scelse quell’angolo del polmone verde della città, dove ubicare le strutture sportive”.
“In occasione degli 80 anni di attività sportiva – ha anticipato il presidente Angelo Spina – organizzeremo una manifestazione promozionale, aperta ai tesserati, ai semplici appassionati, ai giovani e alle donne, per riaprire idealmente la struttura sportiva a tutta la cittadinanza. In linea di massima, l’evento boccistico si terrà a fine maggio, in modo da poter giocare sui campi al chiuso e su quelli che costeggiano la Villa ‘de Capoa’, in modo da offrire lo spettacolo anche a chi frequenta l’area verde nei mesi primaverili ed estivi. Per le bocce i campi esterni della Bocciofila Monforte rappresentano il nostro migliore spot per vendere la nostra immagine all’esterno”.
L’articolo del quotidiano sportivo ‘La Gazzetta dello Sport’ ripercorre le tappe della società e della struttura. L’idea di costruire i primi campi di bocce, nel 1935, è stata del Prefetto Cocuzza. Nel capoluogo molisano arrivarono esperti da Torino con i lavori affidati a Umberto Di Lallo, successivamente custode della Villa ‘de Capoa’. Su impulso di Domenico Saluppo, ottanta anni fa, è stata fondata la Società Bocciofila Monforte, rimasto l’unico club boccistico cittadino fino agli anni ’60. Il primo presidente è stato Corradino Guacci, mentre i primi membri del Consiglio direttivo sono stati Coghi, De Ianni, De Socio, Vampi e Saluppo.
Tra i primi appassionati di bocce frequentare la struttura, il Prefetto Cocuzza, il vice Prefetto Orlando, il Comandante della Guardia di Finanza, capitano Ballario e il rappresentante territoriale della Olivetti, Piacentino.
Inizialmente, a margine dei campi, non c’era una sede, ma soltanto un muro, all’interno del quale, ricavati degli incavi, venivano lasciate le bocce protette da vistosi lucchetti. La costruzione della prima sede sociale risale, invece, agli anni ’50.
I campi sono stati coperti negli anni ’70 con una struttura in ferro, montata dai soci Vincenzo Allocati e Luigi Di Lallo, quest’ultimo diventato presidente dopo Luigi Ciotoli, Oreste Ciotoli, Vittorio Paolantonio e Michele Terlizzi.
La società rossoblù ha annoverato diversi giocatori di ottimo livello, nonché arbitri e dirigenti di prima fascia, come l’attuale vice-presidente Roberto Di Lallo, il quale è stato giocatore di categoria A, arbitro internazionale con all’attivo la direzione degli incontri dei Mondiali di Milano 1985 e il Premio Marche 1987 (l’oscar delle bocce, ndr), consigliere nazionale federale con l’Enal-FIGB dal 1978 e con l’UBI dal 1990.
La Bocciofila Monforte, presieduta da Giuseppe Armanetti (padre dell’ex bandiera del Novara e capitano del Campobasso, Ugo, ndr), già Medaglia di Bronzo al Merito Sportivo, oggi dispone di due campi semicoperti, due corsie di gioco al coperto nel bocciodromo costruito nei primi anni del 2000 e di una villa quale sede sociale. Tutti i lavori effettuati sin dagli anni ’30 si sono sempre caratterizzati dall’apporto professionale, lavorativo ed economico degli associati, così come di imprenditori, come nel caso di Gigino Falcione, il quale nel 1983 diede il proprio contributo per la costruzione di due campi da bocce.