I ragazzi che stanno frequentando il Campus Estivo organizzato dall’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso e dal Comune di Campobasso, hanno vissuto una giornata di sicuro per loro indimenticabile, incontrando i loro eroi della domenica calcistica, ovvero una rappresentanza dei giocatori del Campobasso Calcio, Nacci ed Emmausso, presenti sul terreno di gioco dello stadio ‘Nuovo Romagnoli’ insieme al mister Cudini.
All’incontro erano presente insieme a Mariangela Polisena, responsabile e coordinatrice delle attività del Campus, anche il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, l’assessore alle politiche sociali, Luca Praitano, il direttore generale del Campobasso, Pietro Ingravallo e hanno fatto in modo di essere presenti per fare gli onori di casa anche l’amministratore delegato della società rossoblù, Raffaele Di Francesco, e il presidente Mario Gesuè.
“È stato un incontro significativo non solo dal punto di vista simbolico – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – I ragazzi del Campus che in questi mesi hanno sperimentato, grazie agli operatori splendidamente coordinati dall’infaticabile dottoressa Mariangela Polisena una serie di attività, oggi hanno potuto lasciar andare tutte le proprie emozioni e il loro entusiasmo toccando direttamente il prato verde dove gioca la squadra della loro città, ascoltando dalla voce di mister Cudini e dei suoi giocatori quanto sia importante lo sport e il concetto di gruppo per la crescita di ognuno di noi. L’appuntamento di questa mattina – ha aggiunto il sindaco di Campobasso – è stato anche un modo per far fare dai ragazzi più giovani l’in bocca al lupo della nostra intera città alla squadra del Campobasso e al suo staff societario, per il nuovo campionato di Lega Pro”.
“Il duplice scopo di questo incontro che avevamo programmato insieme alla dottoressa Polisena da tempo – ha spiegato Praitano – era da un lato quello di far vivere un’emozione unica ai ragazzi, ovvero quella di scendere in campo e di farlo insieme ai loro beniamini che indossano la maglia rossoblù. Dall’altro lato, volevamo che il confronto diretto con mister e atleti potesse rinsaldare il legame dei giovanissimi con la squadra della propria città, sprigionando entusiasmo e anche, perché no, un certo spirito di emulazione inteso in senso positivo, per ciò che lo sport può insegnare come corretto stili di vita e il relazionarsi con gli altri”.
Ma a essere emozionati non sono stati solo i ragazzi del Campus, bensì anche mister Cudini e i suoi giocatori sono stati travolti dalla passione dei piccoli tifosi campobassani dichiarando di voler ripetere esperienze di questo tipo, soprattutto con i più giovani, nel prossimo futuro.