GIUSEPPE FORMATO
52 anni della Virtus e 41 edizioni della Su&Giù: il 2014 è un anno importante per il club gialloblù e per la rassegna podistica, entrata a far parte della storia di Campobasso. Inimmaginabile il capoluogo molisano senza la corsa più famosa della regione, quella del fiume di persone che colora la città nel grigio mese di novembre. Tra due settimane, il 9 novembre 2014, per la quarantunesima volta almeno seimila persone saranno i protagonisti che, correndo o passeggiando, percorreranno i quasi otto chilometri del percorso cittadino, attraversando anche il caratteristico centro storico della città.
La Su&Giù è la manifestazione al termine della quale vincono tutti: dal più piccino al più veterano dei partecipanti, ognuno dei quali porta con sé la propria storia, ma soprattutto contribuisce a scriverne la storia.
Non è necessario essere un podista professionista o amatoriale per indossare il pettorale: serve semplicemente tanta allegria, quella che animerà, per l’intera mattinata del 9 novembre 2014, la città di Campobasso.
Il risultato sportivo conta poco, alla Virtus interessa regalare una mattina diversa, quattro o cinque ore durante le quali tutti possono sentirsi partecipi di un momento, che per la città di Campobasso è storia.
Una manifestazione che dura l’intera mattinata, qualche settimana per approntarne l’organizzazione: e gli iscritti alla Virtus lavorano con la stessa passione di quarantuno anni fa. Una kermesse che ha, ormai, raggiunto una certa maturità e non c’è campobassano che, dal 1974, non abbia preso parte ad almeno una edizione. Anche i più pigri, almeno una volta nella vita, hanno indossato le scarpette da ginnastica e percorso i quasi otto chilometri.
La presentazione dell’evento, curata dalla madrina d’eccezione, nonché padrone di casa, la bella Serena Palladino, c’è stata nel pomeriggio di sabato 25 ottobre 2014, nell’elegante sala dell’ex Gil. Ripercorsi i 55 anni di attività sportiva della Virtus: dalla sua fondazione ad opera di Leo Leone fino ai nostri giorni.
Il premio, uguale per tutti, sarà la medaglia disegnata dall’artista Domenico Fratianni, mentre un riconoscimento speciale andrà ai diversamente abili al traguardo e al gruppo organizzato più numeroso. Anche quest’anno è abbinato il concorso fotografico sui momenti della corsa.