GIUSEPPE FORMATO
Il derby Campobasso-Termoli, vinto dai lupi, resterà negli annali per essere stata una bella partita, ben giocata da entrambe le squadre, che hanno fatto divertire i circa 1.800 tifosi presenti al match, trecento dei quali provenienti dal centro adriatico, nonostante il mercoledì lavorativo. È stato un bel pomeriggio di sport, così come era stato chiesto dalle due società alla vigilia del match e dagli organi preposti alla sicurezza.
Allo stadio di contrada ‘Selva Piana’ è tornato a rivedersi il pubblico delle grandi occasioni con le due tifoserie, che non hanno mai fatto mancare il proprio apporto ai calciatori in campo.
Campobasso e Termoli hanno mostrato la fame di calcio che c’è in regione. Al triplice fischio finale a festeggiare sono stati i lupi di mister Vullo, capaci di ribaltare il risultato nell’ultimo quarto d’ora, prima con un gol dell’ex Todino, poi con la sfortunata autorete di Fuschi, sulla conclusione di Lazzarini, in questa stagione poco utilizzato, ma quando è stato in campo, praticamente, è stato sempre decisivo. Per il Termoli, il momentaneo vantaggio era stato messo a segno dall’esperto Dimatera, giocatore pugliese di grande qualità, su calcio di rigore.
“La soddisfazione è grandissima – le affermazioni del trainer del Lupi, Sasà Vullo – sia perché è stato un derby sentitissimo sia perché i tifosi si sono potuti divertire per l’atteggiamento della squadra. Abbiamo disputato un grande primo tempo e un secondo tempo di vigoria. La vittoria è stata costruita in pochi giorni e nella prima frazione di gioco, quando il loro portiere Marconato è stato superlativo. La differenza nei primi quarantacinque minuti è stata tutta in quel gol su calcio di rigore, che il Termoli è stato bravo a procurarsi. Più che colpa del nostro calciatore, io parlerei di bravura del Termoli nell’essersi messo in condizione, al termine di una bella azione di gioco, di procurarsi il penalty”.
Sul centrocampo dei lupi, Vullo ha proseguito: “Se questa mediana con Todino e l’under sulle fasce mi permettono di creare otto o nove occasioni da rete, per me va bene così. Fermo restando che, sostanzialmente, i nostri centrocampisti hanno tutti le stesse caratteristiche. Dobbiamo essere orgogliosi dei nostri calciatori e andare fino in fondo con loro”.
A nessuno è sfuggita la mini-rivoluzione dell’undici titolare, a iniziare dai due under Conti e Bosco, costretti al forfait: “Non erano al top della condizione fisica e non vi nego che la loro sostituzione mi ha costretto a cambiare le carte in tavola a ventiquattro ore dalla partita. Chi è andato in campo, però, non mi ha deluso e questo è l’importante. Guardiamo alla nostra vittoria. Potevamo perdere anche 2-0, ma la squadra è stata brava a ripartire e a crearci grattacapi. Complimenti ai nostri avversari, i cui contropiedi erano mine vaganti, avendo Dimatera e i due attaccanti molto pericolosi e Felici bravo nell’inserimento”.
Vullo non ce la fa a non tornare alla partita contro la Jesina, il cui pari brucia ancora: “Dovevamo vincere e l’abbiamo fatto, così meritavamo il successo domenica contro i marchigiani. I ragazzi hanno capito, contro il Termoli, che stavano subendo un altro torto, vedendosi rubare una partita in quel modo, e hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo”.
Sulle prime verifiche, mister Vullo ha dichiarato: “In questi miei primi giorni in sella al Campobasso ho dovuto gestire la fatica, riproponendo l’aspetto tattico per la gara successiva. Aspettiamo la settimana lunga e la sosta per una verifica veritiera”.
Di parere opposto l’allenatore del Termoli, Marcello Casu, il quale in conferenza stampa ha affermato: “Siamo stati padroni del campo per 70 minuti e abbiamo avuto due chiare occasioni per chiudere l’incontro. Non siamo stati determinati a farli, poi è normale che una squadra come il Campobasso ti punisce. Sono, comunque, contento per la prestazione perché la squadra ha dato il massimo e se c’era un team che meritava di vincere, quello era il Termoli. Ho credo alla vittoria fino al 75’, poi siamo venuti meno fisicamente, pagando a caro prezzo l’ultimo quarto d’ora. Si è visto che siamo calati visibilmente dal punto di vista fisico, ma questa squadra è stata costruita da poco e venivamo da una battaglia a Chieti tre giorni prima. Se continuiamo a giocare così, credo che il Termoli si salverà senza problemi. Decisivo anche il clima di serenità che si è ricreato e anche a Campobasso abbiamo dimostrato di essere una squadra. Dovevamo essere bravi a chiudere il match. Se avessimo vinto per noi sarebbe stata una manna dal cielo, ma voltiamo già pagina e iniziamo a pensare al Matelica”.