Barriere all’interno della Curva Nord dello stadio, l’assessore Maio: “Lavori per portare la capienza a settemila spettatori”

Un fulmine a ciel sereno sta animando da alcune ore le discussioni di tutti i tifosi rossoblù. L’immagine della Curva Nord, completamente divisa al centro e ridotta ai lati da griglie di ferro, sta accendendo la polemica in città.

Sarebbe, in effetti, alquanto paradossale pensare di neutralizzare il tifo di casa inibendo l’accesso proprio al fulcro fondamentale del settore, quello in cui si aggregano la maggior parte degli spettatori.

“Non sono ancora riuscito a recarmi nel luogo dei lavori – le parole dell’assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Maio – sicuramente in questi giorni verificherò lo stato degli interventi. Mi preme ricordare che si sta lavorando per portare la capienza dello stadio ad oltre 7mila spettatori, per fare questo però c’è bisogno del tempo necessario a dare operatività al bando di gara già pubblicato dal Comune”.

L’inizio del campionato, però, si avvicina e sarà impossibile ottenere tale capienza già a settembre. Sull’effettivo numero di spettatori che potranno affollare i gradoni dalla prima giornata, l’assessore Pietro Maio è stato chiaro, affermando che “alla prima giornata sicuramente la capienza sarà di 4mila spettatori”.

Probabilmente, quindi, tali interventi in Curva Nord, ai quali l’assessore Maio darà uno sguardo a breve, sono funzionali proprio in tale prospettiva.

Barriere temporanee che saranno eliminate solo quando la capienza sarà allargata a 7mila spettatori e cioè quando saranno definitivamente utilizzati gli 800mila euro previsti per la migliorìa e messa in sicurezza dell’impianto, fino a quel momento lo stadio dovrà ospitare queste griglie che tanto stanno facendo discutere i tifosi del Lupo.

Il tifo rossoblù avrebbe già espresso l’intenzione di protestare contro questa soluzione.

Uno sciopero del tifo in Curva Nord, inoltre, danneggerebbe, e non poco, anche la società appena insediata. Insomma, con questo piccolo pezzo di ferro si creerebbe un caos senza precedenti che potrebbe condizionare anche la campagna abbonamenti.

Intanto sul fronte squadra, prosegue la politica del club, mai vista in quasi cento anni di calcio rossoblù, di un silenzio assordante rispetto al calciomercato e al ritiro precampionato, terminato ad Acquasanta Terme e che riprenderà a Sturno, in provincia di Avellino. Altro motivo del poco interesse da parte della piazza rossoblù, che per via di tutte queste vicende non riesce a scaldarsi per la squadra del capoluogo di regione.

redazione

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