Alla voce ‘idolo assoluto’ nel dizionario dei tifosi della Magnolia Campobasso ci sono, come riferimento primario, il suo nome e le sue esultanze (quelle del match interno contro Ariano Irpino hanno rappresentato un vero e proprio manifesto nella stagione rossoblù). Con la conferma in pectore arrivata già poco dopo la sospensione della stagione 2019/20 a causa della pandemia da Covid-19, nel torneo di A1 che verrà i #fioridacciaio potranno contare nuovamente sulla leadership e sull’esperienza dell’ala-pivot argentina Carolina Sanchez.
MISSIONE HIGHLANDER La giocatrice sudamericana – etichettata dalla compagna Sofia Marangoni come l’immortale – è già proiettata sul torneo in arrivo.
«Quando ho ricevuto la notizia che la nostra destinazione sarebbe stata l’A1, dentro ho sentito una forte smania di ripartire per il fatto di essere parte di questo sogno assieme al club. Avrei, e come me le mie compagne, voluto conquistare sino in fondo sul campo questo traguardo, ma il coronavirus ha interrotto il nostro cammino. Questo obiettivo comunque centrato riempie il mio animo di una felicità enorme e del desiderio di lavorare sodo così da dare il mio massimo per il bene della squadra».
GUIDA SUL PARQUET Di fatto, a fronte della sua esperienza, al pari di quanto avvenuto nella passata stagione, la giocatrice argentina sarà la ‘senatrice’ del gruppo rossoblù.
«E come me – si schermisce – le ragazze confermate. Cercheremo di far comprendere alle nuove arrivate la realtà di Campobasso e quanto l’essere riuscite a formare subito un gruppo coeso ci abbia aiutato durante il percorso dell’ultimo torneo. Ora, da parte mia, è forte la voglia di tornare in Molise e lottare per la squadra con l’intento di dar vita ad un bel campionato, che possa regalare le giuste soddisfazioni ad un club che si affaccia per la prima volta a questa ribalta. Dovremo lavorare sodo perché ci saranno avversarie di assoluto spessore e sarà ancora più bello confrontarsi con loro».
LAST MILE Al pari del connazionale Luis Scola, di cui condivide posizione ed alcuni particolari movimenti sul parquet, Carolina Sanchez prosegue (a 44 anni) una carriera da guinness, allungando, di stagione in stagione, il passaggio ad una nuova fase della sua vita cestistica, ma soprattutto riuscendo a mettere in mostra, con assoluta costanza sul parquet, doti tecniche e qualità non da poco.
«Non voglio dire se questa sarà o meno la mia ultima stagione attiva da giocatrice – spiega – ma sarà senz’altro un’annata bella. Assieme ce la metteremo tutta per restituire soddisfazioni ai nostri tifosi. Sono fortunata nell’avere la possibilità di prender parte ad un torneo di A1 alla mia età. E, al tempo stesso, sono onorata di poter dare una mano, in qualsiasi modo, a questo gruppo. Del resto, alla mia età, tutto quello che arriva è un qualcosa di speciale, perché posso ancora fare ciò che è più nel mio cuore, trovandomi tra l’altro nella miglior situazione possibile, per cui proverò a godermi ogni momento di questa nuova esperienza nella massima serie nazionale».
PREPARAZIONE IN ITINERE In tal senso, la lunga americana sta già lavorando sodo per arrivare in condizioni ideali alla ripresa dei lavori.
«Di fatto, tra la quarantena in Italia e quella vissuta qui in Argentina, sono stata lontana tre mesi dagli allenamenti veri e propri. In Molise, a casa, ho continuato a portare avanti dei lavori specifici, poi, dal 4 maggio, con la liberalizzazione, quando c’era la possibilità di fare allenamento, sono ripartita per l’Argentina. Qui, dopo la quarantena, ho ripreso a lavorare in palestra e, grazie al gruppo della nazionale impegnato qui a Mendoza, a fare anche sedute di carattere strettamente tecnico. Non posso fermarmi anche perché voglio arrivare al meglio nel momento in cui ripartirà la preparazione, così da aiutare compiutamente lo staff e le mie compagne».
AFICIONADOS JUNTOS E guadagnarsi, tra l’altro, sempre più il sostegno e l’affetto della tifoseria rossoblù con l’unico punto interrogativo – sul tema – legato a quelle che saranno le disposizioni sul distanziamento sociale figlie delle decisioni del comitato tecnico scientifico in materia di eventi sportivi in occasione della ripresa autunnale.
«Ho sempre sostenuto e continuerò a ripeterlo – spiega la lunga gaucha – che il nostro pubblico ci ha dato una mano grandissima in ogni circostanza. Ci hanno fatto compagnia fuori casa, ci hanno incitato senza sosta al PalaVazzieri. Ora, per la sicurezza di tutti, potrebbero decidere di farci ripartire a porte chiuse e questo sarebbe un dispiacere, speriamo però che la pandemia sia presto solo un brutto ricordo per tutti».
DIARIO DI QUARANTENA Del resto, a proposito di Covid-19, Sanchez ha vissuto il picco, in successione, prima in Italia e poi in Argentina. «Una situazione difficile, anche se nella mia città a Mendoza – spiega – ci sono meno problematiche che a Buenos Aires. Però, noi siamo vicini al Cile, altra nazione che al pari del Brasile sta pagando un tributo altissimo a questo virus, tant’è che hanno chiuso i confini e, avvicinandoci al nostro inverno, questo è il periodo in cui dobbiamo prestare la massima attenzione ad eventuali raffreddori o influenze».
SOCIETÀ VICINA Dalla sua, però, la lunga delle magnolie sa di poter contare sull’affetto di un intero club che, di fatto, l’aveva inserita nel progetto per la massima serie già da aprile.
«In effetti – conferma la diretta interessata – era stata dichiarata da poco conclusa la stagione, ma sia Gianni (il direttore sportivo Spina, ndr) che Rossella (il direttore generale Ferro, ndr) mi avevano lasciato intendere che contavano sul mio contributo anche per il 2020/21. Poi le parole di Mimmo (coach Sabatelli, ndr) mi hanno dato ulteriori emozioni. Del resto, mi sono detta, se mi sento bene e se posso dare una mano a Campobasso, a prescindere dalla categoria, lo faccio molto volentieri anche perché l’ultima stagione in Molise è stata sensazionale. Tra l’altro, il poter essere utile anche con le giovanili e come talent scout in Sudamerica per il club mi rende davvero una Magnolia addicted e mi riempie di gioia».
SCHIO DEL SUD Per Sanchez che aveva auspicato, per Campobasso, un ruolo da ‘Schio del Sud’ con la presenza in A1 dei #fioridacciaio ci sarà ora la possibilità di un derby con il team scledense per una sorta di chiusura del cerchio con quelli che erano stati gli albori della sua brillante carriera.
«Le ho affrontate quando ero a Priolo – ricorda – e sappiamo che stiamo parlando di una squadra che è una big della disciplina perché ha sempre allestito organici da primato. Da parte nostra, in questa fase, sarà determinante ambientarci nella nuova categoria e, se si riuscirà a dar vita ad un buon cammino, provare a lottare per il miglior risultato possibile. In queste settimane il roster è ancora in fase di composizione, ma Mimmo (coach Sabatelli, ndr) ed il club sanno come muoversi. Due aspetti, però, sono certi: da un lato entriamo in un contesto dai valori tecnico-tattici, ma anche atletici, più elevati e con un grado di difficoltà maggiore rispetto all’A2. Dall’altro, son certa che saremo tutte pronte a lavorare sodo per cercare di formare un bel gruppo così da puntare a dar vita ad un buon torneo in quello che sarà, a tutti gli effetti, il nostro ingresso nel gran ballo dell’A1».