LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO – JOLLY ACLI LIVORNO 72-37 (17-11, 36-18; 56-32)
CAMPOBASSO: Porcu 8 (4/7, 0/5), Di Gregorio 3 (0/1, 1/4), Mašić 11 (3/5, 1/4), Sanchez 11 (3/6, 1/2), Bove 7 (1/6, 0/2); Marangoni 9 (4/7), Di Costanzo 2 (1/1), Mancinelli 14 (3/6, 2/3), Chrysanthidou 5 (2/3), Sammartino 2 (1/2). Ne: Falbo ed Amatori. All.: Sabatelli.
LIVORNO: Tripalo 4 (1/8, 0/1), Collodi 3 (1/5), Bindelli 9 (3/3, 1/5), Orsini 10 (3/8, 1/7), Vanin 6 (3/8); Simonetti (0/1, 0/2), Lucchesini 3 (0/1, 1/4), Ceccarini (0/2, 0/1), Maffei, Sassetti 2 (1/2). Ne: Mandroni. All.: Pistolesi.
ARBITRI: Servillo (Perugia) e Del Gaudio (Napoli).
NOTE: la Magnolia Campobasso ha fatto riscaldamento con una t-shirt di sensibilizzazione in vista della tredicesima edizione della ‘giornata delle malattie rare’ Tiri liberi: Campobasso 13/19; Livorno 4/13. Rimbalzi: Campobasso 47 (Bove 10); Livorno 39 (Vanin 10). Assist: Campobasso 20 (Porcu 9); Livorno 11 (Tripalo 6). Progressione punteggio: 9-5 (5’), 30-13 (15’), 45-21 (25’), 63-32 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 35 (72-37); Livorno mai.
Un autentico uragano abbattutosi sul Livorno con le cifre che finiscono per essere testimoni fedeli di un’assoluta supremazia dei #fioridacciaio. La Molisana Magnolia Campobasso centra il diciassettesimo successo stagionale (su venti gare disputate), imponendosi di trentacinque sulle labroniche, doppiate già all’intervallo lungo. Le rossoblù hanno trentadue punti dalla panchina (gli stessi dello starting five toscano) con tutte le rotazioni andate a segno, tre elementi in doppia cifra, Mancinelli top scorer a quota quattordici, Bove capace di catturare dieci rimbalzi, Porcu arrivata a dispensare nove assist e, a referto chiuso, un complessivo novantanove di valutazione (la somma algebrica di tutte le voci statistiche di una contesa) contro il quindici totale in casa livornese.
PRIMO STRATTONE Dopo la tripla di Mašić che apre lo score, c’è un’altra realizzazione dall’arco – quella di capitan Di Gregorio – che amplia il distacco (7-2). Porcu, poi Bove dai liberi e Marangoni mettono due possessi di margine tra i #fioridacciaio e le avversarie. Il 2/2 dai liberi di Sanchez ed il canestro di Chrysanthidou chiudono il primo quarto, sigillando il margine di sei punti in favore delle rossoblù.
CHIUSURA DEI CONTI L’onda lunga degli ultimi quattro punti del primo periodo si riverbera nel secondo quarto con dieci punti in avvio per un complessivo 14-0, che di fatto chiude ogni tipo di discorso. Il margine a favore delle campobassane, infatti, aumenta azione dopo azione con coach Sabatelli che tiene sulle corde le sue con le proprie rotazione petersoniane ed i time-out richiesti per puntualizzare dettagli ben precise e stoppare eventuali cali di di concentrazione. All’intervallo lungo, così, le rossoblù si trovano di fatto a doppiare (36-18) le proprie avversarie.
APPLAUSI CONVINTI Le magnolie superano i venti punti di margine in avvio di terzo periodo con l’entusiasmo che cresce per il canestro di Di Costanzo (nel caso della pivot partenopea una sorta di liberazione dopo le tante problematiche che l’hanno tenuta a lungo lontano dai parquet). Mašić è la prima a centrare la doppia cifra, poi è Mancinelli a mettere il punto esclamativo sul parziale.
STANDING OVATION Sanchez e Mancinelli (per l’esterna umbra anche cinque palloni recuperati) portano le rossoblù oltre i trenta punti di margine nell’ultimo periodo. Poi l’argentina (autrice tra l’altro di un assist da enciclopedia) è chiamata in panchina da coach Sabatelli per ricevere la standing ovation. Poco dopo gli applausi sono tributati a capitan Di Gregorio e c’è tempo per vedere sul parquet anche il prospetto campobassano Elena Sammartino (per l’esterna due punti su un assist al bacio di Porcu) sino al +35 finale (72-37), prologo ad una festa finale che vede Chrysanthidou, Mašić e Sanchez ‘fasciate’ nelle rispettive bandiere nazionali.
EVIDENTE SODDISFAZIONE Nel tripudio rossoblù, però, c’è spazio anche per l’analisi del coach Mimmo Sabatelli, entusiasta per i soli 37 punti concessi (circa nove per quarto).
«Queste gare – argomenta – ci consentono di poter crescere dal punto di vista difensivo, confermando le nostre caratteristiche. In attacco, peraltro, abbiamo dato vita a momenti di gran bella pallacanestro con qualche calo che ho cercato subito di puntualizzare nei time-out anche perché, indipendentemente dal punteggio, c’è la necessità di avere sempre il massimo della determinazione. Ora ci prendiamo qualche ora di sosta e poi ci tufferemo nell’avvicinamento alla Coppa Italia e alla sfida col Carugate senza quegli assilli che, probabilmente, abbiamo finito col pagare lo scorso anno».
LUNGO TERMINE Per le magnolie, infatti, complici le due soste (una legata al ritiro dell’Athena Roma, l’altra già prevista da calendario), il ritorno sui parquet per il girone Sud dell’A2 sarà solo con la venticinquesima giornata in occasione della trasferta di Umbertide (il 22 marzo 2020). Salvo ulteriori evoluzioni, in precedenza, però, ci sarà l’appuntamento con la Final Eight di Coppa Italia a Moncalieri con la certezza dell’ingresso nella competizione venerdì 6 marzo alle 18.30 contro il quintetto lombardo del Carugate.
Giuseppe Moffa