Sempre pronta ad applicarsi. Nella vita di studentessa universitaria (sta proseguendo, con profitto, il percorso per la laurea di secondo livello in Scienze Motorie all’Unimol) così come sul parquet. E, da persona sempre attenta a curare ogni dettaglio, sabato in casa del Cus Cagliari ha dimostrato di aver ben chiare le caratteristiche della perfetta tiratrice. Col 75% dal campo (4/5 da due e 2/3 da tre), Sofia Marangoni è stato uno dei fattori nel quindicesimo exploit stagionale per La Molisana Magnolia Campobasso. Che – dopo l’affermazione in terra isolana ed anche in virtù degli incroci legati ai turni di sosta – si è insediata solitaria al vertice della classifica.
CUORE FAMILY «Sabato – spiega la play-guardia veronese – così come avvenuto in altre gare di questa stagione siamo riuscite a gettare, come si dice, il cuore oltre l’ostacolo. Venivamo da una situazione d’emergenza per via di una settimana che, come la precedente, ci aveva visto allenarci a singhiozzo. Ma il bello di questa squadra è quello di essere una famiglia, non a caso il motto che rappresenta il grido di battaglia ad inizio e fine partita. E in famiglia si sa quando uno ha una difficoltà gli altri cercano di sostenerlo e ognuno prova ad andare anche oltre le proprie problematiche. Questo è successo a Cagliari con alcune di noi che hanno stretto i denti giocando nonostante qualche noia fisica e nella consapevolezza che dovevamo fare i conti con una gara difficile e lunga anche perché, tradizionalmente, contro di loro non abbiamo mai avuto vita facile».
MINISTERO DELLA DIFESA Con certezza, però, con una difesa granitica, che ha consentito alle magnolie di concedere appena tre punti (e tutti dai liberi) nell’ultimo quarto alle proprie avversarie, le rossoblù sono riuscite a spaccare la contesa.
«Su quest’aspetto – interviene Marangoni – dovremo riuscire ad avere maggiore costanza. Siamo una squadra che può avere questa caratteristica come marchio di fabbrica, occorre avere continuità su questo punto».
TRANSIZIONE DI BASE Dalla difesa, del resto, la formazione rossoblù trae anche una qual certa energia per l’attacco. «Il poter difendere bene – aggiunge la giocatrice rossoblù – ci consente di recuperare palloni e lavorare in ritmo in attacco cercando di fare contropiede, dettagli su cui cercheremo di continuare a lavorare in vista del prossimo appuntamento sperando di avere una settimana con meno noie».
CERTEZZE FAENTINE A dare ulteriore manforte a questo percorso di crescita delle rossoblù c’è stata anche la sfida di Faenza. Una gara chiusa sì senza il conforto dei due punti, ma che ha messo in evidenza anche le capacità di un gruppo capace di risalire la china dal -18 arrivando sino al +3 e potenzialmente al +5 per un canestro della stessa Marangoni, poi non convalidato.
«In quella gara si è vista una grande reazione di squadra perché riuscire a dar vita ad una rimonta del genere su un campo come quello di Faenza non credo sia proprio di un gruppo che ha alla base notevoli qualità e forti certezze. Del resto, questa è una squadra molto solida e matura, perfettamente consapevole delle proprie potenzialità. Abbiamo grande compattezza e, con tanta operosità, lavoriamo per migliorare il nostro bagaglio personale».
MECCANICA DI TIRO Un miglioramento individuale che, nel caso specifico di Marangoni, va di pari passo con la sua cura dei dettagli sul fondamentale del tiro, aspetto che l’ha vista, anche in estate, protagonista di lunghe sessioni individuali al di fuori del momento agonistico.
«Sono felice di quelle che sono state le mie scelte di tiro a Cagliari. Probabilmente solo una tripla (peraltro l’unica fallita, ndr) l’ho presa senza che il mio corpo si sentisse pronto ed è forse l’unico rammarico, ma l’intento è quello di continuare su questa falsariga nella consapevolezza che, come in ogni stagione, ci sarà una giustapposizione di momenti favorevoli ed altri in cui occorre rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare sodo».
PUBBLICO A SEGUITO Nella consapevolezza, peraltro, di avere sempre al proprio fianco i sostenitori rossoblù, già pronti a raggiungere Ariano Irpino per sostenere la propria squadra domenica (è stato approntato già un torpedone a due piani cui dovrebbero aggiungersi diverse auto private per un totale di oltre un centinaio di sostenitori al seguito).
«Personalmente, per me è sempre un piacere giocare con il loro sostegno e sentire i cori e la vicinanza che ci trasmettono. L’auspicio è di vivere domenica una gara che sia entusiasmante per tutte le componenti: noi sul parquet e le persone sugli spalti. Da parte nostra, andremo serene e pronte, come a Cagliari, a fare del nostro meglio».
PRECISI INSEGNAMENTI Del resto, l’esperienza ha insegnato al team rossoblù che, come in una partita le situazioni evolvono minuto dopo minuto, così in una stagione il percorso ha diverse tappe. «Il campionato è lungo – chiosa Marangoni – e tutto può succedere. È difficile immaginare ora cosa sarà domani. L’importante è farsi trovare pronti in qualsiasi circostanza».