LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO – LA BOTTEGA DEL TARTUFO UMBERTIDE 67-77 (9-22, 23-39; 40-57)
CAMPOBASSO: Mašić, Marangoni 25, Porcu 8, Sammartino ne, Di Gregorio 3, Di Costanzo 6, Sanchez 4, Chrysanthidou 4, Bove 5, Mancinelli 12, Amatori. All.: Sabatelli.
UMBERTIDE: Pompei 6, Giudice 11, Bartolini ne, Kotnis 19, Prosperi 15, Spigarelli ne, Moriconi 5, Paolocci 9, Gambelunghe ne, De Cassan 12. All.: Contu.
ARBITRI: Paglialunga (Ancona) e Vittori (Ascoli Piceno).
NOTE: progressione punteggio: 9-10 (5’), 13-30 (15’), 34-46 (25’), 49-65 (35’).
La conferma di un antico adagio popolare ‘il non c’è due senza tre’ e della legge non scritta dello sport relativo alla categoria della ‘bestia nera’. L’Umbertide porta via – per la terza stagione consecutiva durante la regular season – il referto rosa dal PalaVazzieri e lo fa con una prova ordinata, frutto di dettami tattici ben precisi e di una zona che irretisce le rossoblù che finiscono per pagare – per certi versi – le tre settimane consecutive senza gare, soprattutto in avvio. Infatti, dopo qualche problematica in fase realizzativa con comunque le rossoblù che restano in scia delle proprie avversarie, i #fioridacciaio subiscono un parzialone di 16-0 (dal 9-22 al 9-26 in avvio di secondo quarto) che spacca in due la contesa. Le rossoblù provano a rientrare arrivando anche, nell’ultimo quarto, sino al -7 del 64-71, ma Umbertide non si disunisce e porta a casa il referto rosa, sfruttando al meglio le proprie sette rotazioni con ben tre elementi in doppia cifra.
A referto chiuso, il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli è chiaro: «Non eravamo noi – afferma subito – inutile aggiungere altro. Le tre settimane senza gare? Probabilmente per una piccola percentuale hanno inciso, ma non cerchiamo alibi. Una sconfitta ci può stare e senz’altro non facciamo alibi. Ripartiamo dal quarto periodo, in cui giocando d’energia che è il nostro modo di essere siamo venuti fuori. In precedenza abbiamo accettato il loro ritmo ed il loro gioco e questo non è nel nostro Dna. Ci prendiamo la sconfitta e ne sapremo trarre i giusti insegnamenti, pronti a lavorare sodo in vista della trasferta di La Spezia».