LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO – O.ME.P.S. GIVOVA PB63 BATTIPAGLIA 70-72 (12-19, 35-37; 50-53)
CAMPOBASSO: Porcu 5 (1/1, 1/6), Marangoni 18 (6/11, 2/3), Mancinelli 8 (0/2, 2/4), Bove 17 (2/7, 3/6), Sanchez 16 (3/4, 3/6); Di Gregorio 6 (0/1, 2/5), Chrysanthidou (0/2), Amatori (0/1). Ne: Sammartino, Falbo, Giardina e Di Costanzo. All.: Sabatelli.
BATTIPAGLIA: Houser 23 (8/14, 1/4), Gomez 10 (5/10, 0/3), Galbiati 9 (3/7, 0/5), Tagliamento 12 (2/7, 2/4), Sasso 2 (1/4); Cremona 6 (3/3, 0/1), Mazza 2 (0/2), Scarpato 6 (2/2 da 3), Opacic 2 (1/1), De Feo. Ne: Nori e De Rosa. All.: Orlando S.
ARBITRI: Leggiero e Rosato (Caserta).
NOTE: presente nel parterre il coach dell’Italbasket maschile under 20 Andrea Capobianco. Fallo tecnico a Tagliamento (Battipaglia). Tiri liberi: Campobasso 7/12; Battipaglia 4/5. Rimbalzi: Campobasso 39 (Marangoni 9); Battipaglia 32 (Houser 9). Assist: Campobasso 21 (Porcu 6); Battipaglia 15 (Houser 9). Progressione punteggio: 8-8 (5’), 20-25 (15’), 43-43 (25’), 59-61 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 5 (68-63); Battipaglia 9 (12-21).
Nell’albo d’oro del quadrangolare ‘Campobasso per lo sport’ si iscrive il Battipaglia, ma contro le campane di A1 la figura da team della massima serie la fa La Molisana Magnolia Campobasso, che gioca una partita tutta sostanza e mette in mostra le sue qualità di team lottatore cedendo di appena due lunghezze solo di fronte ad una ‘preghiera’ a quattro secondi dal termine della statunitense Houser (top scorer del match a quota 23 punti).
I #fioridacciaio danno vita ad una prestazione entusiasmante con un solo piccolo passaggio a vuoto nella seconda metà del primo quarto, salvo poi riprendersi forti degli ammonimenti del proprio coach Mimmo Sabatelli e del sostengo di un pubblico che ha saputo prendere per mano le proprie beniamine e portarle sino ad un passo da un sogno di fine estate, quando – dopo la tripla di Emilia Bove – e con 2’48” ancora sul cronometro le rossoblù avevano due possessi di margine sulle campane, come testimoniato dal 68-63 sul tabellone luminoso.
EQUILIBRIO, POI ROTTURA L’importanza della posta in palio bagna un po’ le polveri in avvio quando si viaggia sul filo del rasoio (otto pari al giro di boa del primo quarto), poi, però, complici alcuni errori, le ospiti arrivano quasi a doppiare le magnolie. Qui coach Sabatelli richiama le sue ed il rientro in campo è concreto e concentrato: le rossoblù, infatti, rispondono colpo su colpo alle proprie antagoniste, restando con sette lunghezze da colmare alla fine del periodo.
RIENTRO DI SOSTANZA La voglia di dar vita ad un’ulteriore gioia nel proprio immacolato ruolino di marcia in precampionato porta le magnolie ad approcciare all’arma bianca il secondo quarto. Sofia Marangoni ispira la rimonta delle campobassane e la tripla alla Scola di Carolina Sanchez vale il 29-25 che fa scatenare il pubblico del PalaVazzieri. Battipaglia si adegua al tema e – nell’alternanza delle conclusioni dall’arco dei tre punti – riesce a portarsi avanti di due (35-37) all’intervallo lungo.
MINUTI DI APNEA Il gap – per le rossoblù – balla tra il possesso ed i due durante tutto il terzo periodo con le battipagliesi raggiunte sì sul 43 pari a metà quarto, ma capaci di mettere la testa avanti al 30’ di tre lunghezze.
SORPASSO ‘GELATO’ Le magnolie, però, sanno letteralmente esaltarsi nell’ultimo periodo. Marangoni è l’anima di un nuovo break rossoblù, poi la tripla di Emilia Bove fa vacillare le certezze ospiti, minate anche dalle problematiche di falli di Tagliamento. Si arriva all’ultimo minuto con le campobassane avanti di uno (68-67). Battipaglia sorpassa. Ex di giornata, Porcu prova a regalare un dispiacere alle campane, siglando, da sotto, l’ultimo vantaggio molisano (70-69). Poi, con dodici secondi ancora da giocare e col bonus lontano da raggiungere (un solo fallo, contro i quattro delle avversarie), le campobassane provano a spezzare il ritmo, ma la tripla di Houser a due secondi dal termine gela il sogno rossoblù che non si concretizza sul tiro scoccato dopo il time-out.
SABATELLI FELICE Così, nella sua disamina a referto chiuso, Mimmo Sabatelli non può che vedere, e con convinzione, il lato più che pieno del bicchiere.
«La nostra – spiega – è stata una prestazione importante contro una squadra di assoluto spessore di un campionato più alto del nostro (le magnolie sono in A2, le battipagliesi in A1, ndr). Usciamo sconfitti per un tiro incredibile sul finale, ma ho visto la squadra che mi aspetto. Un gruppo che lotta su ogni pallone e che mi rende semplicemente orgoglioso».
«Ho visto – prosegue – un passo avanti nel gioco, sia offensivamente che difensivamente. Contro un team con tante opzioni abbiamo mostrato compattezza e possiamo ripartire con forza da questa prestazione».
Che dà, tra l’altro, maggiore vigore in prospettiva della prossima uscita precampionato: il quadrangolare in programma a Crema sabato e domenica.
«Questa due giorni aumenta autostima e fiducia sì, ma al tempo stesso anche la consapevolezza che, in questa stagione, ogni gara sarà una battaglia e per portare a casa il risultato i dettagli assumeranno un ruolo fondamentale».
Aspetto che – in casa campobassana – si declina anche con una rotazione che, nella circostanza, doveva fare a meno di due elementi del calibro dell’esterna statunitense Camille Giardina e della pivot Lucia Di Costanzo. «Questo – chiosa Sabatelli – è un gruppo che può fare bene. Sono felice e so che possiamo incamminarci sulla buona strada».
Resoconto della finale per il terzo posto
ECODENT POINT MEP ALPO VILLAFRANCA – GRUPPO STANCHI ATHENA ROMA 75-57 (21-22, 44-39; 60-45)
VILLAFRANCA: Morsetti 6 (3/9, 0/3), Vespignani 13 (3/3, 1/2), Policari 11 (3/3, 1/7), Reani 16 (4/7, 2/2), Dell’Olio 7 (2/11, 0/2); Granzotto 11 (2/4, 2/4), Coser 9 (3/4, 1/2), De Marchi, De Rossi 2 (1/1), Bertoldi (0/1). Ne: Dzinic e Gennari. All.: Soave.
ROMA: Rosellini 10 (2/5, 2/6), Perrotti 6 (1/3, 1/4), Pepe Hernandez 17 (3/11, 3/12), Masic 14 (2/12, 2/5), Vanin; Cutrupi 4 (2/5, 0/1), Angelini 4 (2/6), Introna 2 (1/1, 0/1), Panniello. Ne: Moretti e Raiola. All.: Goccia.
ARBITRI: Santoro e Ricci (Caserta).
NOTE: tiri liberi: Villafranca 12/16; Roma 7/8. Rimbalzi: Villafranca 42 (Dell’Olio 10); Roma 45 (Pepe Hernandez e Cutrupi 10). Assist: Villafranca 16 (Vespignani, Granzotto e Coser 3); Roma 11 (Masic 5). Progressione punteggio: 11-4 (5’), 30-33 (15’), 48-39 (25’), 68-51 (35’). Massimo vantaggio: Villafranca 22 (75-53); Roma 5 (23-28).
Va all’Alpo la finalina per il terzo posto alla terza edizione del quadrangolare ‘Campobasso per lo Sport’. Nel match contro Roma le venete hanno la meglio di diciotto, dopo che le capitoline, a fronte di un avvio in salita, erano riuscite anche a mettere la testa avanti tra finale di primo periodo ed avvio di secondo quarto. Con quattro elementi in doppia cifra e l’ex #fioredacciaio Reani top scorer delle sue a quota sedici, la formazione scaligera doma una Roma che ha buone risposte principalmente da Pepe Hernandez (17 punti) e Masic (14) con anche Rosellini pronta a dare il suo contributo, ma che ha soli dieci punti dalla panchina a fronte dei ben ventidue del team affidato a Soave.