GIUSEPPE FORMATO
È terminata ufficialmente l’era di Giulio Perrucci alla presidenza del Campobasso. Un incontro con la stampa in Piazza Municipio per ufficializzare la cessione al gruppo campano, rappresentato da Alberico Turi, del 38% del pacchetto azionario dei lupi, detenuto dal numero uno del club rossoblù, che entro la settimana lascerà la carica che riveste da quattro anni.
In realtà, i nuovi proprietari del Campobasso non hanno acquistato soltanto il 38% di Giulio Perrucci, ma come ci ha confermato telefonicamente lo stesso Turi “il gruppo da me rappresentato, composto da diverse aziende che operano in vari settori a livello internazionale, sta acquisendo ben oltre la maggioranza assoluta del club”.
“A breve la cordata – sottolinea Alberico Turi – verrà a Campobasso per presentare il nuovo organigramma: dal presidente, al vice, al direttore generale, passando per il direttore sportivo, il team manager, lo staff tecnico, medico e sanitario. Sarà uno staff di primissimo livello. In questo momento, però, preferiamo silenzio attorno al club, perché siamo in una fase che ci vede al lavoro per completare la parte burocratica e quella sportiva, considerando che, a breve, inizierà il ritiro precampionato. Chiediamo scusa a tutti quelli che tengono a cuore le sorti del Campobasso e alle istituzioni, ma appena pronti ci presenteremo alla piazza. Campobasso è un capoluogo di regione e, come tale, va trattato con rispetto. In ogni regione vanno fatti dei distinguo tra le squadre delle città e quella del capoluogo regionale deve sempre avere le attenzioni maggiori. Il Campobasso Calcio è patrimonio dell’intero Molise”.
La squadra sarà in ritiro entro due settimane? “Credo anche prima. Tra due settimane già guarderemo oltre”.
Per Perrucci “la società, adesso, ha 72mila euro di debiti in meno, ma è inutile negare che il passivo persiste e parte di essi resteranno in capo al sottoscritto, che ha agito in nome e per conto della società. C’è da dire, però, che le decisioni sono state sempre prese collegialmente, comprese quelle su allenatori e giocatori. I debiti, sostanzialmente, sono stati accumulati da parte di tutti coloro che hanno fatto parte del Campobasso in questi anni”.
“Sono orgoglioso – ha precisato Perrucci – di aver iscritto il Campobasso, evitando l’ennesimo fallimento, ma, al contempo, rammaricato per aver dovuto cedere il club fuori regione. Sono dispiaciuto, invece, perché il presidente del Macchia e qualcun altro stavano già festeggiando il nostro funerale, così come chi mi è stato sempre vicino non ha esitato a voltarsi verso chi avrebbe voluto la nostra fine per costituire una nuova squadra”.
Perrucci, stimolato da qualche tifoso, ha anche lanciato qualche frecciata agli ex compagni di viaggio. “Chi ha messo mano al portafogli va sempre ringraziato – ha proseguito l’ormai ex presidente dei lupi – Non posso non concludere questa mia esperienza con una riflessione e, al contempo, una domanda che lascio alla piazza: perché chi ha contribuito alle scelte, pure a quella di puntare a vincere il campionato, ha giocato allo scaricabarile? Tutti hanno contributo a scrivere sia le pagine positive sia negative di quella che, per me, resterà una grande esperienza di vita”.