VENETO – LOMBARDIA 1-3 (25/21, 21/25, 26/28, 17/25)
VENETO: Ruzza 7, Porro 6, Bertoncello 12, Benacchio 9, Argilagos 9, Zillio 11, Meggiolaro (L); Uliana (L2), Pincerato 1, Crosato 1. Ne: Furlan, Rinaldi, Monzani e Lucchetta. All.: Sabbadin.
LOMBARDIA Usanza 9, Ciampi 10, Romano 12, Garello 16, Piva 18, Bonacchi 3, Pedercini (L); Costi 1, Corbetta. Ne: Valgiovio, Bongiolati, Ferrari, Cavallari e Corti (L2). All.: Morato.
ARBITRI: Fazio (Roma) e Fois (Sassari).
NOTE: durata set 23’, 25’, 32’, 22’. Veneto: battute vincenti 4, battute sbagliate 13, muri 3, errori 16, seconda linea 2. Lombardia: bv 8, bs 15, m 8, e 18, sl 6.
Così come al femminile, anche al maschile il secondo termine del binomio delle finaliste all’AeQuilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2023 ospitato in Molise conquista il titolo al termine di una gara particolarmente intensa che fa risaltare le qualità di una squadra capace di dare il tutto per tutto dopo aver perso il primo parziale contro un Veneto con tanti elementi con sangue pallavolistico nelle vene (Argilagos è il secondo figlio di quell’Alexeis in forza anche alla Fenice Isernia) o legami di fratellanza forte, Porro è il terzo rampollo di una dinastia ligure di rilievo sotto rete, il tutto impregnato in un modulo il 4-2 di sapore cubano che ha dato una nuova via al volley dell’estrema fisicità.
Nel novero del match disputato sul parquet del PalaUnimol, l’avvio è equilibrato con la Lombardia che ha comunque l’inerzia dalla sua, anche se, sul turno al servizio di Argilagos, i veneti vanno sul 7-5 prima e quindi sull’11-7. Sotto 12-8 il tecnico lombardo Morato decide di spendere il primo dei suoi due time-out. Il Veneto, con il muro di Benacchio, costringe il team padano ad esaurire le sospensioni sul 16-9. I veneti vanno sul 22-15 con Bertoncello, ma Piva è un pilone a muro riportando i suoi sino al meno tre (23-20), ma è il Veneto a sprintare al meglio per il 25-22.
Nel secondo set a partire meglio è la Lombardia (0-3), che mantiene l’inerzia (4-6), ma, complice una serie di errori a rete (nello specifico invasioni), ma riesce a non scomporsi a tenere la testa avanti sul 16-13 ed aumenta il vantaggio sino al 21-16. Il finale è all’insegna di qualche errore di troppo, su entrambi i fronti con il Veneto che si riporta sotto (20-23), ma la Lombardia impatta (21-25).
Nel terzo parziale a partire meglio è il Veneto che va 7-3. La Lombardia però non si scompone e risponde colpo su colpo, costringendo il coach veneto Sabbadin a chiamare time-out sul 12-10, dopo che una sospensione chiamata dal suo collega Morato aveva fruttato un parziale di 3-0 per i lombardi. Si arriva alla parità a 21. Si prosegue così all’insegna della tensione assoluta per un set che consuma il suo epilogo ai vantaggi coi veneti che hanno due set point, sventati in primo tempo dai lombardi che si aggiudicano il parziale 28-26.
Nel quarto set la Lombardia parte forte e va a prendersi quattro punti di margine sul 7-11. Il margine sale con forza e tocca le cinque lunghezze sull’11-16 e, con i veneti a quel punto in rottura prolungata, i padani riescono ad imporsi per 25-17 e a portare a casa il trofeo.
Il tecnico dei padani, Daniele Morato, è entusiasta: «Nel terzo set – argomenta – ci siamo inventati un bel numero e sono stati bravi i ragazzi a credere di portare a casa un set che sembrava invece perso. In quei momenti siamo stati bravi soprattutto in difesa e a muro. Nell’arco di questo Trofeo delle Regioni i ragazzi sono stati bravi nei momenti chiave delle partite. Penso alle gare vinte al tie-break contro Puglia e poi in semifinale contro il Lazio. È una squadra che sa soffrire ma allo stesso tempo sa divertirsi e, quando ti diverti, tutto ti riesce meglio. Vincere un Trofeo delle Regioni per questi ragazzi significa tanto. Voglio dire a tutti loro di continuare a divertirsi ed amare questo meraviglioso sport che è la pallavolo».
Sull’altro fronte, il trainer del Veneto, Giorgio Sabbadin, sintetizza la contesa in questi termini: «Siam partiti forte, quando abbiam tenuto alto il livello della battuta e del muro abbiamo portato a casa il parziale. Nel secondo set è cresciuta anche la Lombardia sul fronte della battuta, mentre noi siamo calati in quel fondamentale. Nel terzo parziale siamo sempre stati davanti ed è finita ai vantaggi e, nel momento chiave in cui bisognava fare delle scelte, ci siamo complicati un po’ la vita andando oltre le situazioni semplici ed abbiamo finito per pagare il contraccolpo nel quarto set. Complimenti, però, vanno alla Lombardia per aver fatto il giusto per farci saltare».
Quanto alla modalità di gioco del 4-2, aggiunge: «Ho cercato di utilizzare gli equilibri che i ragazzi avevano già in stagione perché ci siamo ritrovati una settimana e mezzo fa. Ho cercato di portare avanti la situazione più conformante, ma credo che, con questa rete e a questa età, si possa essere competitivi sia con il palleggiatore unico che col doppio palleggiatore».
Premi individuali – Al termine nella ricca e colorata cerimonia di premiazione che ha fatto seguito a quella del sabato sera per le formazioni arrivate dal quarto al ventunesimo posto, oltre ai primi tre team della graduatoria, c’è stato spazio anche per i premi individuali.
Al maschile mvp il lombardo Piva con miglior regista Bonacchi della Lombardia, miglior libero Giani delle Marche, miglior centrale Tosti del Lazio e miglior laterale Bertoncello del Veneto.
Al femminile, invece, l’mvp è stata l’opposta del Lazio Baleva con nella stessa selezione anche la miglior regista Hernandez. Lombarde la miglior schiacciatrice ed il miglior libero, ossia Nozza e Di Napoli, veneta, infine, la miglior centrale, ossia Serafin.
LOMBARDIA – LAZIO 2-3 (8/25, 25/18, 25/17, 26/28, 12/15)
LOMBARDIA: Riva 17, Bruzzone 9, Mapelli 3, Nozza 14, Torre 9, Lo Bianco 2, Di Napoli (L); Pezzaniti, Casati 1, Bianco, Solovei 1, Fenzio 13, Olivari 1. Ne: Brusetti (L2). All.: Prezioso.
LAZIO: Forte, Feriozzi 4, Baleva 32, Viti 7, Mori 8, Hernandez Suarez 2, Forte 9, Giuli (L); D’Angelo (L2), Masucci 1, Franchini, Roccoli, Mastrangelo 3. Ne: Pellegrini e Miulli. All.: Avalle.
ARBITRI: Trabuio (Padova) ed Andrei (Pordenone).
NOTE: durata set 22’, 26’, 27’, 35’, 18’. Lombardia: battute vincenti 11, battute sbagliate 12, muri 5, errori 20, seconda linea 1. Lazio: bv 14, bs 8, m 9, e 19, sl 5.
È del Lazio l’AeQuilibrium Cup Trofeo delle Regioni 2023 sul versante del tabellone femminile. In finale il sei più uno di Simonetta Avalle supera al tie-break una Lombardia che ci mette comunque tanto piglio, ma fallisce l’opportunità di portare la contesa al quarto set, finendo con l’essere alterna al tie-break.
La partenza del Lazio è arrembante. Il sestetto di Simonetta Avalle va 1-6 (ace di Feriozzi), costringendo il tecnico lombardo Prezioso a chiamare time-out anche per i tre errori delle sue. Il Lazio viaggia da fuoriserie e va sul 3-12 con il tecnico padano che esaurisce i suoi due time-out già sul 12-3. Il Lazio prosegue la sua marcia con Baleva che si fa sentire da prima come da seconda linea (sei i suoi punti nel parziale) con il team laziale che arriva ad avere sedici set point sul 8-24 chiudendo poi i conti con Mori a muro per il 8-25.
La formazione lombarda ha maggiore brio nel secondo parziale andando sul 4-1 dopo l’ace di Torre (time-out di Avalle). Baleva riporta sotto il team del Lazio, ma Riva in attacco riesce a dare nuova linfa alle sue con un servizio che consente a Bruzzone a filo rete di doppiare le avversarie (8-4) con le laziali che però si riavvicinano sul 12-11. Torre al servizio amplia nuovamente il margine, ma il muro di Baleva e la diagonale di Viti danno nuovo respiro alle laziali. Baleva con un ace e con la possibilità per Viti di chiudere a filo riporta il Lazio sino al meno uno (16-15), ma Riva e Nozza fanno fuggire nuovamente le lombarde (18-15).
Trovata la parità, la Lombardia inizia forte anche il terzo set (3-0), ma Mastrangelo entrata in corsa mette a segno tre punti consecutivi, impattando il set. L’equilibrio prosegue costante, finché il muro di Mapelli non dà un break alle sue (8-6), ma Baleva da seconda linea firma il controsorpasso laziale (8-9). La Lombardia si riporta avanti con una Fenzio modello deluxe con il successivo errore in primo tempo di Mori (12-10) che costringe Avalle a chiamarci time-out. L’ace di Torre (alla sua terza battuta vincente) amplia il margine per le padane (13-10). La fuga del team lombardo prosegue, ma Baleva non è dello stesso avviso e riporta le laziali a meno due (16-14). Riva, dai nove metri, con una battuta in salto spin particolarmente efficace dà vita ad un piccolo break (18-14). Nozza amplia il margine. Bruzzone con due ace fa saltare il libero laziale Giuli (entra al suo posto D’Angelo). La regista padana Mapelli dà sette set point alle sue con un ace e ci pensa Solovei a chiudere per il 25-17.
Galvanizzate dal sorpasso in conto set, le lombarde iniziano il quarto parziale alla grande (5-1), costringendo al time-out il tecnico laziale Avalle. Il Lazio rientra grazie a Baleva, ma Torre dà nuovo slancio alle lombarde che ritrovano quattro lunghezze di margine (11-7) con l’ace di Torre ed arrivano ad un più cinque dopo l’ace di Mapelli (14-9). L’errore di Baleva suona quasi di resa (16-9). Torre a filo rete fa 19-11, ma due ace di Baleva (al sesto punto dai nove metri) riavvicinano il Lazio a meno cinque (19-14). Ma il Lazio si riport sotto meno uno con il muro di Feriozzi (21-20). La Lombardia prova a fuggire di nuovo e, su attacco di Nozza, la Lombardia ha tre match point (24-21). La tensione si fa sentire sul versante padano con due errori e l’ace di Forte che portano il set ai vantaggi (24-24). Fenzo fallisce, ma Viti la imita. Baleva dà il secondo set point alle laziali (25-26) che poi si impongono 26-28.
Nel decisivo tie-break c’è un equilibrio iniziale, spezzato da Baleva al servizio e da seconda linea (5-7) con le laziali avanti di due (6-8) al cambio di campo. Quattro errori sul versante laziale spingono avanti la Lombardia (10-8). Gli errori della lombardia fanno impattare il punteggio a 10. Baleva ed il muro di Feriozzi siglano il break (11-13). Baleva regala alle sue tre match point (11-14) ed al secondo la stessa opposta che sigla così il suo trentaduesimo punto (il ventitreesimo in attacco) chiude definitivamente i conti e regala alle laziali il titolo (12-15).
Felice ovviamente al termine la selezionatrice del Lazio, Simonetta Avalle: «Provo grande emozione e immensa gioia – ammette – ed è proprio la gioia il sentimento che più ho cercato di trasmettere a tutte le ragazze in questa settimana di gare. Perché le emozioni che una giovane atleta prova al Trofeo delle Regioni non sono comparabile con nient’altro. Ho detto loro di godersi ogni momento senza soffrire e patire. In questo match abbiamo messo cattiveria agonistica, ma soprattutto grande gioia ed entusiasmo. In questo anno abbiamo lavorato tanto, ora è il momento solo di godersi questo bellissimo successo».
Sull’altro fronte, il tecnico della Lombardia, Matteo Prezioso, analizza così la sconfitta delle sue al tie-break: «Nel quarto set abbiamo cercato di chiudere tirando forte contro le mani alte. È mancata un po’ di lucidità per scegliere il colpo vincente».
Poi circa le tante rotazioni delle sue aggiunge: «Siamo arrivati a questo punto grazie alla profondità del nostro organico. Posso dire di avere un grande gruppo perché siamo usciti fuori dal 25-8 del primo set e sono orgoglioso di avere allenato un grande gruppo».