C’era anche un po’ di Molise nel convegno, ospitato, l’8 luglio 2022, nello scenario della sala ‘Zuccari’ presso il Senato della Repubblica dal titolo ‘Sport: integrazione e/o inclusione? La dimensione sociale dello sport tra regole, prassi e prospettive’, evento tra l’altro trasmesso anche in diretta streaming sui canali social di Palazzo Madama.
Tra i relatori, infatti, figurava anche la consigliera nazionale del Coni, l’isernina Elisabetta Lancellotta. Nel corso del suo intervento la rappresentante del movimento olimpico, per cui svolge il ruolo anche di delegata del Coni Point di Isernia e riferimento isernino per il Comitato Italiano Paralimpico, si è soffermata sui concetti di integrazione ed inclusione, partendo dalla distinzione semantica dei lemmi, passando poi a quella sociale e soffermandosi sull’aspetto sportivo, laddove spesso – nella terminologia complessiva – assumono significati tante volte paritetici. Soffermandosi su questi concetti legati al mondo dello sport, non a caso definito come ‘terza agenzia educativa del paese’, partendo dagli eventi di punta come Olimpiadi e Paralimpiadi, la donna di sport pentra ha fatto intendere come quello agonistico sia uno strumento di welfare attivo per il territorio, oltre che motivo di integrazione ed inclusione.
Nello specifico, nella sua relazione Lancellotta si è soffermata anche sui progetti territoriali del Coni connotati a doppio filo con i concetti cardine del convegno. Nello specifico, per esperienza diretta, ha citato i progetti portati avanti con il centro diurno o con la casa di reclusione ad Isernia, nonché gli appuntamenti rivolti ai minori stranieri nei centri di accoglienza e ai soggetti autistici, tutti eventi di inclusione ed integrazione al tempo stesso (ossia le iniziative ‘Fratelli di sport’, ‘Giovamente’, ‘Fami’ e ‘Porte aperte’).
Storicamente, poi, nel suo intervento la consigliera nazionale del Coni si è soffermata sulla valenza, nella vita sociale e civile, degli avvenimenti sportivi di rilievo come le Olimpiadi nell’antica Grecia (l’aspetto della tregua olimpica, presente ancor oggi nelle carte del Cio) o ancora la politica di distensione tra Stati Uniti e Cina tramite il tennistavolo.
L’iniziativa capitolina era stata coordinata dalla senatrice Annamaria Parente, presidente della dodicesima commissione permanete di Palazzo Madama (quella su igiene e sanità), in collaborazione con l’Oinp (l’osservatorio italiano degli enti no profit) e con il master in diritto e sport dell’università ‘La Sapienza’ di Roma. Nel comitato tecnico che curava l’evento anche la campionessa paralimpica, ora deputato e membro della dodicesima commissione della Camera (quella sugli affari sociali) Giusy Versace, nonché il coordinatore del master in diritto e sport della ‘Sapienza’ Giorgio Sandulli ed il presidente nazionale Oinp Antonello Calabrese.
A moderare i lavori sono stati Katia Arrighi e Paolo Rendina con interventi anche di Marco Borzacchini (vertice di una delle federazioni paralimpiche di punta, la Fisdir), don Gionatan De Marco, direttore dell’ufficio nazionale della pastorale per turismo, sport e tempo libero della Cei, Sandro Di Girolamo (presidente di un’altra federazione paralimpica di rilievo come la Fispic), Rocco Giorgianni della fondazione Milan, Roberto Grelloni, presidente dell’Anpis (le polisportive per l’inclusione sociale), Marcello Mancini (presidente della Onlus legata all’Assoallenatori), Bruno Molea (numero uno del Csit, l’organizzazione internazionale dello sport per amatori e lavoratori), Daniele Pasquini (presidente della fondazione Giovanni Paolo II per lo sport), Paolo Rozera (direttore generale Unicef Italia), Guido Zanecchia (numero uno di un’ulteriore federazione paralimpica di riferimento come la Fssi) e, per il mater in diritto e sport, le annotazioni di Maria Luisa Garatti, Stefano Gianfaldoni, Carlo Rombolà e Giorgio Sandulli.
A tirare le somme l’intervento della senatrice Parente sul ‘Ruolo della politica e l’impegno del Parlamento’.