I tempi indicati dal PNRR sono stati rispettati: da oggi Centrali Operative Territoriali attive in Molise. Le sedi dislocate su Termoli, Bojano e Venafro garantiranno un coordinamento efficace delle attività sanitarie e sociosanitarie a livello territoriale: dalla presa in carico della persona al raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nei diversi setting assistenziali.
“Il nostro personale infermieristico, formato e dedicato alla presa in carico del cittadino con il suo bisogno di cura – ha ribadito il direttore generale ASReM, Giovanni Di Santo – si occuperà di ottimizzare gli interventi, attivando soggetti e risorse della rete assistenziale. Inoltre, fornirà un supporto informativo e logistico sulle attività ed ogni singolo servizio distrettuale, monitorando i percorsi integrati di cronicità, anche attraverso strumenti di telemedicina”.
“Con le COT – ha aggiunto il Direttore del Distretto sanitario di Campobasso, Tiziana Scellini – abbiamo la supervisione ed il coordinamento di tutto quello è che il percorso del paziente. Partendo da un T 0 si monitora pure il rispetto dei tempi, dalla presa in carico fino alla collocazione dell’assistito nelle varie strutture territoriali”.
Come spiegato dal responsabile ICT dell’ASReM, Raffaele Malatesta, “le Centrali Operative sono dotate di un’infrastruttura tecnologica, quindi di una piattaforma che gestisce tutto quello che è transizione di setting. Oggi abbiamo già mappato le dimissioni protette dagli ospedali pubblici verso le strutture residenziali che sono presenti sul territorio e verso l’assistenza domiciliare. Abbiamo, poi, inoltrato comunicazione agli operatori della rete, in primis ai medici di medicina generale, rimarcando che le COT sono a loro disposizione nel cambiare il percorso al proprio assistito. Procederemo, inoltre, al monitoraggio quindicinale dell’attività delle Centrali, revisionando il sistema dove necessario”.
“Finalmente – ha specificato la direttrice amministrativa ASReM, Grazia Matarante – oggi, riusciamo a prendere in mano l’organizzazione del territorio così come ci richiede il DM 77. Le COT giocano un ruolo fondamentale per monitorare tutte le transizioni dei vari setting, soprattutto il governo dell’integrazione ospedale-territorio. Sarà un working progress e speriamo che davvero questo possa segnare una presa in carico del paziente sul territorio degna di questo nome e che si alleggerisca, in qualche modo, la pressione che si ha sugli ospedali”.
Insomma, come concluso dal dg Di Santo – “le COT sono essenziali per la giusta collocazione del paziente. Per attivarle sono stati utilizzati fondi dedicati dal PNRR e probabilmente siamo tra le prime regioni d’Italia ad aver raggiunto l’obiettivo ministeriale, Abbiamo individuato ed adeguato degli spazi idonei ad accogliere le Centrali Operative ed attivato le infrastrutture per consentire le attività di telemedicina. Un lavoro frenetico, reso possibile grazie alla piena e sinergica collaborazione dei nostri professionisti, volto a garantire, sempre e comunque, certezza e sicurezza delle cure”.