Si è tenuto ieri mattina, presso il Grand Hotel Rinascimento di Campobasso, l’appuntamento congressuale di Legacoop Molise, chiaramente incentrato sul valore sociale ed economico dell’impresa cooperativa.
I lavori sono stati introdotti da Eugenio Di Blasio, nella veste di vicepresidente della storica Lega delle Cooperative. Successivamente, i delegati hanno ricevuto i saluti di Roberto Gravina e Piero Castrataro, rispettivamente in rappresentanza delle città di Campobasso ed Isernia.
Il primo cittadino del capoluogo regionale, in particolare, ha riconosciuto il merito a Legacoop Molise di aver saputo svolgere un ruolo trainante rispetto alla programmazione territoriale, dal momento che la suindicata associazione si è dimostrata corretta interprete delle normative nazionali ed europee. Per di più, Gravina ha ricordato ai presenti la prossima realizzazione in città della “casa delle tecnologie emergenti”, vale a dire un vero e proprio centro di ricerca innovativo, capace di coordinare le stesse attività formative poste in essere dalle diverse istituzioni regionali.
Il sindaco di Isernia, invece, ha ribadito l’importanza del lavoro cooperativistico in una piccola regione come il Molise, ricca di specificità agroalimentari e tecnico-industriali.
In merito è intervenuto, significativamente, Paolo Spina, il quale, nella qualità di presidente della Camera di Commercio molisana, ha evidenziato il valore della legalità in una realtà territoriale ancora a misura d’uomo, dove il senso della giustizia si concretizza con la pratica del lavoro onesto.
C’è stata, poi, l’ampia e dettagliata relazione programmatica di Chiara Iosue che, nella veste di presidente del sodalizio molisano, ha sottolineato opportunamente la valenza operativa dell’impegno comune con la seguente affermazione: “con più teste si ragiona meglio, con più mani si produce di più. La cooperazione per me non è una scelta economica o strategica, ma un modo di essere, nel lavoro, nella vita. E noi siamo così”. Un monito per tutti i soggetti istituzionali, perché intriso di umiltà, compostezza e determinazione.
Un’occasione per riflettere sulle necessità del mondo giovanile, sempre più rivolto verso le nuove economie sostenibili. Da qui l’analisi di un quadro territoriale ricco di potenzialità, ma ancora penalizzato da una serie di condizioni sfavorevoli, quali, ad esempio, la carenza infrastrutturale ed il crescente spopolamento nella fascia appenninica della regione. In tal senso, la cultura della cooperazione ha dimostrato, secondo i dati economici riportati nei documenti congressuali, la forza di tutte le energie resilienti, capaci di generare esempi positivi attraverso la messa a punto delle diverse comunità sociali di prossimità, come nei casi di Castel del Giudice, Carovilli e Campobasso. Per tali ragioni il Molise ha conosciuto una nuova imprenditorialità in ambito agricolo ed artigianale, oltre che la crescita sia del turismo consapevole, sia delle realtà rurali di nuova generazione.
Un bilancio positivo, quindi, per l’associazione delle cooperative molisane che ha saputo proporre un’organizzazione del lavoro dinamica ed efficiente.
In definitiva, il sodalizio molisano cercherà di continuare a tracciare lo sviluppo regionale secondo un’ottica aperta, condivisa e plurale, all’insegna dell’innovazione e della legalità.
I lavori congressuali si sono conclusi con l’intervento di Mauro Lusetti, presidente nazionale di Legacoop, che, contrassegnando l’essenza profondamente sociale delle comunità energetiche e delle nuove economie digitali, ha rivolto un appello pragmatico all’intera classe dirigente molisana, affinché l’antica Terra dei sanniti “possa conoscere, nel prossimo futuro, nuove politiche occupazionali, perseguendo, fra l’altro, gli esempi positivi registratisi nel mondo cooperativistico dell’Emilia-Romagna e delle Marche”.
Infine, la kermesse campobassana si è arricchita di programmi e visioni concettuali grazie ai contributi di Giovanna Barni, Nicoletta Bencivenni, Stefania Serafini, Gianluigi Granero e Simone Gamberini, quest’ultimo candidato alla presidenza nazionale della Lega delle Cooperative.
Domenico Rotondi