Questo almeno quanto emerso dall’incontro tra il direttore della Fondazione Giovanni Paolo II, Mario Zappia, e il direttore della Caritas, don Franco D’Onofrio, dopo che la struttura di largo Gemelli si è messa a disposizione per donare alla casa d’accoglienza i pasti che non vengono consumati in ospedale. Un gesto di solidarietà a favore di chi non ha nemmeno la possibilità di mangiare e di cui potranno beneficiare tutti gli ospiti della Casa degli Angeli.
Già dalla prossima settimana, infatti, un operatore Caritas, tutti i giorni, arriverà alla Cattolica per prelevare il cibo che viene messo a disposizione dalla società che gestisce il servizio mensa della Fondazione,
La Casa degli Angeli “Papa Francesco” è la struttura inaugurata dal Santo Padre in occasione della sua visita in Molise. Una realtà che ogni giorno offre numerosi servizi a persone che vivono in difficoltà: pasti caldi, possibilità di soggiornare in un ambiente decoroso e pulito, assistenza sociale e tante altre prestazioni gratuite che i numerosi volontari, coordinati dai responsabili Caritas, erogano gratuitamente a chi si trova in una condizione di disagio non solo economico. La mensa ogni giorno garantisce numerosi coperti a persone che altrimenti non avrebbero nessuna possibilità di nutrirsi correttamente.
Proprio a partire da questa iniziativa i responsabili della due strutture hanno posto le basi per una serie di attività da realizzare. Come prima cosa la Fondazione offrirà apparecchiature mediche e arredi sanitari all’ambulatorio della Casa degli Angeli.
Nelle prossime settimane sarà poi attivato uno “sportello sanitario della solidarietà”, che consentirà alle persone che vivono in condizioni di difficoltà e che hanno bisogno di cure specialistiche di poter prenotare gli esami necessari, attraverso l’ambulatorio di volontariato presente presso la Casa degli Angeli.
Già questa mattina, giovedì 30 marzo, il direttore generale, Mario Zappia, accompagnato dalla professoressa Giuseppina Sallustio ha effettuato con il vice direttore Caritas, don Pino Romano, un sopralluogo, per definire in modo specifico gli ambiti di intervento.
Dopo questa prima fase della fornitura dei pasti, inizierà quindi l’attività sanitaria di educazione alla salute, di prevenzione e di cura.
La Fondazione si è resa disponibile anche a promuovere prima dell’estate, sempre nell’edificio di via Monte San Gabriele, le “Giornate della Salute”, in cui saranno effettuate visite ed esami gratuiti per la prevenzione di patologie dell’ambito oncologico e cardiovascolare. In condizioni di disagio, infatti, si dà ancora meno importanza alla cura delle propria salute, e spesso, inconsapevolmente, si tende a favorire lo sviluppo di malattie che, se non prese in tempo, possono degenerare facilmente.
“Siamo un’istituzione sanitaria Cattolica che orienta la propria azione al servizio della comunità e, – ha detto il direttore Zappia – per questo ringraziamo la Caritas perché ci offre la possibilità di aiutare concretamente chi vive in condizioni di difficoltà. La nostra naturale vocazione è essere al servizio degli ultimi e investiremo sempre più energie in questa direzione, in linea con i principi Cristiani e in coerenza con la volontà del nostro fondatore Padre Agostino Gemelli. Quando guardiamo negli occhi un paziente, non vediamo un malato, ma – conclude – una fratello da aiutare”.