Dopo la provincia di Campobasso dove, dal 13 giugno del 2016, il servizio di recapito è stato riorganizzato, tocca ora all’area isernina e più precisamente al bacino di Agnone, rientrate tra le aree regolate dalla Delibera Agicom 395/15. Si tratta dei Comuni di: Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castel del Giudice, Castelverrino, Civitanova del Sannio, Pescopennataro, Pietrabbondante, Poggio Sannita, San Pietro Avellana, Sant’Angelo del Pesco, Vastogirardi.
Sulla questione, l’Azienda Poste Italiane S.p.A. rappresentata da RI della Sud 1, RAM 3 di Pescara e AL Centro ha avuto un incontro con i sindacati, ma dopo la riunione a esprimere rammarico sulla modalità del meeting è stato il segretario regionale UIL POSTE Molise, Aniello Pascarelli. “L’informativa ricevuta dall’Azienda – ha detto – ha riguardato solo la progettualità sul territorio della riorganizzazione che prevede il passaggio dalle attuali 11 a 7 zone di recapito, più un messo dedicato. Nessuna parola è stata, invece, proferita circa le ricadute occupazionali e la gestione del personale che attualmente opera nel bacino di recapito di Agnone. Un discorso progettuale che non trova alcun fondamento nella realtà e nel futuro utilizzo delle risorse coinvolte, messe da parte come fossero accessori superflui, quando, all’opposto, saranno proprio i lavoratori gli attori di un cambiamento per il quale l’azienda non ha ritenuto considerarli”.
La Uilposte territoriale, ha così espresso al tavolo delle trattative tutte le sue perplessità sulla riorganizzazione, considerando gli effetti negativi che la stessa ha già prodotto da diversi mesi nella provincia di Campobasso.
L’azienda, a conclusione dell’incontro, ha ribadito che a breve si darà immediata esecuzione al progetto di riorganizzazione. “Per l’ennesima volta – conclude Pascarelli – i lavoratori vengono messi da parte, ma la Uil Poste non resterà inerme a guardare i dipendenti soccombere dinanzi a mere esigenze aziendali”.