Non ama esporsi. Il suo interesse più grande è emozionare attraverso la musica e i testi dei due suoi singoli. Il primo è ‘Rancori’, nato di getto e perfezionato in corso d’opera. Segue poi un altro singolo molto profondo e significativo: ‘Essere Umano Medio’ dove si denuncia l’invasione della privacy attraverso i social network. L’Essere Umano Medio è apparentemente collegato ai social con storie e immagini senza rendersi conto di essere il prodotto di sé stesso.
CBlive intervista Kelevra, al secolo Giacomo Bonasera, un giovane rapper 24enne di Campobasso.
Giacomo, come nasce la tua passione per la musica rap? “Ho conosciuto la musica rap già dall’età di 8 anni grazie a mia sorella che in quel periodo ascoltava gli Articolo 31. Molto più tardi, invece, verso i 18 anni mi dedicai a una ricerca più approfondita grazie ad alcuni amici di scuola che mi fecero scoprire alcuni esponenti della scena underground romana come per esempio i Colle Der Fomento, Mezzosangue Rancore e quella bolognese data dalla Porzione Massiccia Crew (PMC) con Inoki, Joe Cassano, Gianni KG ecc… Da lì la mia passione per la ricerca dalle radici del rap è andata sempre più crescendo”.
Cosa cerchi di trasmettere nei tuoi pezzi? “In primis la mia personale visione del mondo esterno e del mio mondo interno. Cercare di suscitare emozioni, far riflettere, far conoscere un punto di vista diverso da quello socialmente conveniente in cui in molti casi non mi ci rispecchio”.
Chi è il tuo modello musicale? “Il mio modello musicale è in continuo mutamento visto che sono solo all’inizio di un qualcosa che per adesso è ancora in fase sperimentale. Avendo però ascoltato un po’ di musica, potrei dire che sotto le mie scarpe ho sabbie mobili per quanto riguarda l’impronta stilistica. Quindi direi che il mio stile è molto personale e con un po’ di ‘orecchio sensibile’ è molto facile da riconoscere e capire. Quello a cui voglio dedicare e voglio immergermi è l’Hermetic Hip Hop dove l’esponente maggiore, la punta di diamante è TarekIurchic in arte Rancore”.
Com’ è nato il tuo primo singolo dal titolo ‘Rancori’? Che lavoro c è dietro? “Il mio primo singolo è nato quasi di getto. Dopo alcune esperienze di freestyle fatte per strada, ho sentito il bisogno di dare forma a quello che mi aveva spinto fino a li, concretizzando la mia passione per la musica. Quello che è stato fatto per amalgamare il tutto tra musica e testo e quindi dare forma al suono è venuto fuori in modo molto fluido. Solo più tardi è stato perfezionato”.
Il secondo singolo ‘Essere Umano Medio’ è una denuncia contro i social. Ce ne parli? “Essere Umano Medio è una critica verso il lato oscuro del social network con una chiave di lettura alquanto sarcastica,Il mondo virtuale si è radicato in modo talmente viscerale nella nostra vita che lo vediamo come oramai un bene indispensabile. Il nostrobisogno compulsivo di postare foto, pensieri, la nostra vita quotidiana tiene conto proprio da dei feedback come i like, views, commenti. È una seconda vita che ti è stata data in contemporanea a questa dove l’essere ciò che vuole e che si desidera a volte è solo frutto di Icone sbagliate”.
Come vedi Campobasso per i giovani musicisti? “Non la vedo come una città che possa dare visibilità, ma se uno merita prima o poi uscirà. Ci vuole gavetta tanta gavetta (soprattutto fuori), per un motivo molto semplice, avere ed essere tutto e subito non ha mai portato a essere niente di buono”.
Hai intenzione di proseguire nel tuo progetto musicale? “Penso di si, sto piano a piano mettendo pezzi di puzzle in modo da vedere il quadro completo di quello che voglio fare del tempo nel tempo”.
Rancori: clicca qui per ascoltare il primo singolo di Kelevra https://www.youtube.com/watch?v=d8MNsiDtbCg
Essere Umano Medio: clicca qui per ascoltare il secondo singolo di Kelevra https://www.youtube.com/watch?v=tZDDaV-h6cA.
Maria Cristina Giovannitti