Un capello, una macchia di sangue, un minuscolo lembo di pelle sotto le unghie della vittima. Con un po’ di trucchi di laboratorio si arriva rapidamente al colpevole. È questo a cui siamo stati abituati dalle varie stagioni della serie CSI – Scena del Crimine.
Naturalmente le cose non sono così facili, ma di certo l’analisi genetica è prepotentemente entrata a far parte dei normali strumenti usati nelle indagini di polizia o giudiziarie. È per conoscere meglio gli aspetti di queste procedure, i procedimenti di laboratorio, il loro impiego nella pratica forense, che venerdì 9 febbraio, a partire dalle ore 9, l’I.R.C.C.S. Neuromed organizza, nell’Aula Magna del Centro Ricerche, un Corso di Educazione Continua in Medicina (ECM) su “Analisi del DNA in ambito forense: principi tecnici, biologici ed applicazioni”.
Responsabili scientifici del simposio il dottor Stefano Gambardella e la dottoressa Rosaria Campopiano, del Centro di Genetica Molecolare dell’I.R.C.C.S. Neuromed.
“La Genetica Forense Umana – dice il dottor Stefano Gambardella, Responsabile del Centro di Genetica Molecolare – è una disciplina che appartiene alle scienze della vita e affronta lo studio della Genetica applicata alla rilevazione delle tracce biologiche in una scena del crimine, insieme alle diverse modalità per evidenziarle. L’obiettivo principale del corso consiste nel mostrare le basi per affrontare lo studio e la comprensione della natura genetica della variabilità del genoma umano, utile per l’analisi forense. Allo stesso tempo verranno trattati argomenti pratici per la comprensione di un profilo genetico e di una indagine di paternità”.