Promuovere una corretta informazione sul vino e sul bere consapevole per comprendere come un uso moderato sia del tutto compatibile con un corretto stile di vita e come l’abuso sia, invece, connesso a rischi e pericoli. È stato questo l’obiettivo messo al centro del convegno ‘Lo spirito giusto’ che si è tenuto agli inizi del mese di dicembre nella sede del Palazzo Ducale di Larino, in occasione della manifestazione I Luoghi del Gusto, promossa dalla Fondazione Italiana Sommelier unitamente al Comune finalizzata a contribuire alla creazione di una coscienza critica che guidi le scelte dei consumatori.
Un incontro per fare il punto sul bere consapevole che ha visto tra i relatori la presidente della Fondazione Sommelier del Molise, Dora Formato e le biologhe nutrizioniste Rosa Condello e Rosanna Ramacciato.
Fondamentale poi la presenza della Compagnia dei Carabinieri di Larino a cui è andato l’importantissimo compito di illustrare il funzionamento dell’etilometro e tutta la parte relativa alla guida in stato di ebrezza, ovvero tutti quei rischi connessi all’abuso di alcool che se, invece, viene consumato moderatamente può avere anche effetti benefici sulla salute. Così come hanno spiegato le biologhe nutrizioniste. “Il vino, infatti – hanno specificato nel corso dell’incontro – parte integrante dell’alimentazione mediterranea è una bevanda dai volti molteplici e contraddittori. Se da un lato facilita la convivialità e i rapporti interpersonali, dall’altro può diventare anche compagno di eccessi e pericolosi stravizi. E ciò è valido anche nell’ambito della salute, dato che il vino può essere un grande aiuto per arterie e cuore, ma anche un terribile devastatore di tutto l’intero organismo. Ecco perché un consumo di vino da basso a moderato, soprattutto di quello rosso, può essere promosso, assieme alla cultura del buon bere perché è in grado di ridurre la mortalità”.
Con questo nuovo incontro la Fondazione Italiana Sommelier Molise, anche in Molise ha dimostrato ancora una volta di essere in prima linea nella diffusione a un nuovo approccio al consumo di alcol, fondato sulla responsabilità e la moderazione.
“Consapevolezza significa bere con moderazione, ma soprattutto – ha spiegato in conclusione la presidente Formato – essere consapevoli di ciò che si beve. Esiste, una vera e propria ‘cultura del bere’, un modo sano di vivere non solo il vino, ma tutte le bevande alcoliche. Il consumo responsabile dovrebbe già far parte della nostra cultura e tradizione italiana, in cui ogni avvenimento importante della vita come una nascita, un matrimonio o un incontro tra amici si è sempre celebrato con un brindisi. Ma solo attraverso la diffusione della cultura del buon bere e della valorizzazione del rapporto cibo/vino come fonte di piacere e benessere, si può parlare di un consumo che sia davvero consapevole”.