Dal ritrovamento dei primi torchi in Egitto e in Mesopotamia per arrivare ai tempi più recenti, passando per la “viticultura eroica”, ovvero quella che spesso sfida le condizioni ambientali, fino all’analisi dei terreni e delle altre variabili, ma anche a quelli che sono i nemici della vite. Su questi diversi aspetti ha fatto luce l’interessante lezione tenuta dalla presidente della Fondazione Italiana Sommelier Molise, Dora Formato.
Un percorso che ha poi condotto i corsisti a due momenti molto attesi: il confronto con gli elementi naturali per i riconoscimenti olfattivi e l’apertura di tre vini.
Se durante il primo momento i presenti hanno avuto l’opportunità di “annusare” varie tipologie di mele, nel secondo hanno preso parte all’apertura e al successivo assaggio di vini molisani. Si tratta di un Trebbiano DOC Le Scoste di Claudio Cipressi; una Tintilia S – 2013 Catabbo e un Aglianico Riserva Doc Militum Christi – 2007 Cianfagna.
Funghi, tartufi e ortaggi i temi sui quali si sono confrontati i “quasi-sommelier” che hanno poi abbinato i carciofi e il radicchio brasato a un vino bianco e a uno rosso: un Colli della Toscana Centrale Pinot Nero e uno Chardonnay Ca’Del Bosco.
Insomma, un intenso e appassionante percorso sia per chi da pochissimo ha intrapreso questo viaggio, sia per chi sta quasi per concluderlo.