CAROLA PULVIRENTI
La quarantena ci ha visto chiusi in casa per più di due mesi e molti di noi hanno sofferto la distanza fisica dagli altri esseri umani. Ma cosa ci è mancato di più?
Chi era in possesso di una cultura informatica di base, ha potuto continuare ad utilizzare la comunicazione verbale e visiva, tuttavia per decreto del Consiglio dei Ministri sono stati vietati baci e abbracci, e la possibilità di percepire l’odore delle altre persone, grazie alla vicinanza.
Come possiamo quindi soddisfare un bisogno fisiologico fondamentale come la sessualità?
Parliamo naturalmente dei rapporti fra persone che in questo periodo non hanno vissuto insieme, perché i conviventi, che non corrono un alto rischio lavorativo nei confronti del Sars-Cov-2, possono vivere serenamente la sessualità nell’ambito della monogamia.
Molte altre persone vorrebbero invece ritrovare finalmente il fidanzato o la fidanzata, che la quarantena ha allontanato, oppure fare nuove conoscenze o innamorarsi di una persona che già si conosceva. Ma attenzione: niente baci in tempo di Covid-19!
Ad oggi, il nuovo Coronavirus è stato rilevato nei distretti corporei: bocca, ano, occhi e naso. Ed è stato cercato e non rilevato nei liquidi corporei: secrezioni vaginali e sperma.
In base a questi dati, il coito vaginale in sé non sembrerebbe rappresentare un rischio, naturalmente l’utilizzo del condom garantisce la prevenzione nei confronti delle altre infezioni sessualmente trasmissibili, come Hiv e Hcv. Il coito anale potrebbe invece essere una pratica rischiosa, a causa della presenza del virus nelle feci e l’uso del preservativo potrebbe non essere sufficiente a garantire la protezione dal nuovo Coronavirus.
La sessualità comprende inoltre numerose pratiche fra cui alcune comportano un elevato rischio di trasmissione del Sars-Cov-2. Com’è ovvio il bacio è molto rischioso, in qualunque distretto corporeo, ma soprattutto sulle mucose, qualcuno ha scritto che il bacio “a stampo” non sarebbe rischioso, rispetto al bacio “alla francese” ma questa affermazione non poggia su basi scientifiche e riteniamo doveroso smentirla.
Poiché il virus è presente nella bocca e negli occhi, anche il sesso orale, di qualunque tipo, può rappresentare un rischio di trasmissione del Sars-Cov-2 e l’utilizzo dei preservativi e delle dighe dentali non può garantire la dovuta sicurezza.
Ora che abbiamo tutte queste informazioni, ci troviamo ad affrontare una scelta che comprende due possibilità, forse tre.
La prima opzione è quella di evitare baci e rapporti sessuali, almeno fino al prossimo DPCM, augurandoci che questo possa dare il via libera all’arte dell’amore.
La seconda opzione è quella di correre il rischio di contrarre la Covid-19 e dare ampio sfogo a tutte le fantasie sessuali che in quarantena abbiamo tenuto nel cassetto, o meglio nel cellulare. Dobbiamo considerare, però, che questa scelta non riguarda esclusivamente noi, ma coinvolge la salute di tutti, comprese le persone alle quali vogliamo bene.
C’è forse una terza opzione: incontrare la persona amata e mantenere la distanza di sicurezza. Immaginiamo la scena: una lieve tachicardia ci accompagnerebbe dal momento in cui stabiliamo l’appuntamento, incrociando gli sguardi i nostri occhi potrebbero bagnarsi per l’emozione, con le dita vorremmo sfiorare le mani e il viso della persona che non vediamo da almeno due mesi, sentiremmo il bisogno di stringerla forte e respirarle vicino ma avvicinarla vorrebbe dire metterla in pericolo. Ci troveremmo in difficoltà.
Dunque come vivremo l’estate 2020? La stagione calda non è ancora arrivata, se affrontiamo con prudenza la fase due, è possibile che il caldo e il calo dei contagi ci permetteranno di passare un’estate d’amore, con qualche accortezza in più.