Trivelle, da Palazzo Moffa voto unanime al referendum abrogativo. Il M5S: “Niente bluff, ora nessuno si tiri indietro”

Voto favorevole e unanime del Consiglio regionale del Molise alla richiesta di referendum per la dichiarazione di incostituzionalità di alcune norme contenute nello ‘Sblocca Italia’ che autorizzano le trivellazioni in Adriatico e Ionio. Nell’aula di Palazzo Moffa a prevalere è l’importanza di tutelare l’ambiente e di preservare il settore della pesca.

Nella piccola regione il voto fa seguito a quello della Regione Basilicata, e nello stesso giorno a dire ‘no alle trivelle’ ci sono anche le assemblee regionali di Marche e Puglia. Situazione diversa per la Regione Umbria, dove la discussione sulla proposta di referendum abrogativo di alcune parti dello Sblocca Italia che aprono alla trivellazione per la ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare, è stata rinviata. Atteso, invece, nelle prossime ore il verdetto del Consiglio regionale della Sardegna convocato per le 16 di questo pomeriggio, martedì 22 settembre, con all’ordine del giorno altri temi caldi come sanità e scuola.

Maggioranza e minoranze di via IV Novembre si sono, dunque, schierate contro il centralismo del Governo sul tema, che va a discapito delle Regioni. A pronunciarsi in tale senso sulla questione alcuni esponenti del centrodestra, come l’ex governatore Iorio e il consigliere Fusco Perrella. Dello stesso parere anche il presidente del Consiglio Vincenzo Niro.

Soddisfatti per il voto favorevole espresso dall’aula di Palazzo Moffa, gli esponenti del Movimento 5 Stelle, Federico e Manzo. “Oggi – fanno sapere i pentastellati – il centrosinistra è costretto a seguirci in questa battaglia, tentando di mettere una pezza alla politica ambientale dissennata del Pd nazionale. L’auspicio è che i litigi interni alla compagine di Governo nazionale e regionale non distolgano l’attenzione dall’obiettivo”. Dopo il voto favorevole i grillini chiedono inoltre alla Giunta regionale targata Frattura di “fare il proprio dovere, evitando i bluff e portando avanti una campagna referendaria che riesca ad ottenere l’obiettivo, fermare un crimine”, dato chel’articolo 38 dello Sblocca Italia oggetto di referendum non semplifica solo le procedure di estrazione di idrocarburi in mare, ma anche sulla terra ferma”. “E – concludono Federico e Manzo – non si tratta solo di un semplice dettaglio, se pensiamo che il 65 per cento del territorio molisano è oggetto di richieste e concessioni da parte delle multinazionali del petrolio”.

Intanto, il prossimo 24 settembre, nell’aula magna del ‘Convitto Mario Pagano’ di Campobasso, a partire dalle 14.30, si riunirà l’Assemblea Plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e della Province Autonome Italiane. All’Ordine del giorno, tra le altre cose, proprio ‘l’aggiornamento in merito alle procedure per referendum abrogativo sulle norme del decreto Sblocca Italia in materia di semplificazione Idrocarburi’. “E’ questo un appuntamento importante e qualificante per il nostro Molise – ha detto il presidente del Consiglio Vincenzo Niro – sia per la presenza in regione dei massimi rappresentanti delle Assemblee legislative italiane, sia perché questi autorevoli esponenti parleranno di argomenti di interesse diretto della nostra regione, come quello del referendum sulle trivellazioni per gli idrocarburi il cui sostegno e proposizione la nostra assemblea ha votato proprio oggi”.

fab.abb

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