Ridurre la burocrazia per fa correre il Paese. Questo l’obiettivo dell’elenco delle opere strategiche approvato ieri dal Consiglio die Ministri. 130 i progetti prioritari individuati dal Mit che saranno realizzati sul cosiddetto modello del ponte di Genova. Tra questi rientra anche il raddoppio della Termoli-Lesina.
Una buona notizia che arriva poco dopo il parere negativo attribuito al secondo e terzo lotto dalla Commissione tecnica per la Verifica dell’Impatto Ambientale – Via e Vas dopo aver esaminato, oltre i novanta giorni previsti, il progetto definitivo ‘Corridoio Adriatico asse ferroviario Bologna-Bari-Lecce-Taranto.
Luci e ombre per un’opera necessaria a Puglia e Molise che attendono il raddoppio dell’unico tratto ancora a binario unico della direttrice Adriatica Bologna-Lecce.
Tra i motivi che frenano l’opera, ce n’è anche uno abbastanza singolare, quello che riguarda il Coracias garrulus, l’uccello che potrebbe risentire della realizzazione del raddoppio del binario.
Si tratta di un parere, della Commissione, che dovrebbe essere superato ora che l’opera è rientrata anche nell’elenco stilato dal CdM.
Ma sulla questione calda è la querelle politica. A prendere posizione troviamo da un lato l’europarlamentare della Lega Massimo Casanova, componente della Commissione Trasporti, che dopo la bocciatura della Commissione si è espresso in merito a quello che sarebbe “il danno arrecato al Sud, alla Puglia e al Molise”.
“L’intervento di raddoppio è opera strategica per il Sud, ne va dello sviluppo infrastrutturale, economico e turistico di Regioni importanti come Puglia, Molise e a continuare lungo il tratto adriatico. Il ministro Costa si faccia carico immediatamente della questione e superi questo pasticcio. Diversamente si dimetta. Il Paese ha bisogno di chi risolve i problemi, non di chi diventa parte del problema”, le parole di Casanova.
Immediata la risposta del parlamentare molisano pentastellato, Antonio Federico che la rimarcato come la “Commissione VIA che ha dato parere negativo all’infrastruttura non sia quella insediata da poche settimane grazie al lavoro del ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, composta da tecnici competenti, ma quella precedente per lo più formata da giuristi spesso nominati da politici di professione ed ex ministri, proprio gli stessi che oggi criticano il Governo”.
“Forse – dice ancora Federcio – quello in atto è solo un maldestro tentativo di boicottare l’azione del Governo proprio nel giorno dell’annuncio delle semplificazioni necessarie al rilancio del Paese. Ed è vergognoso tentare di fare politica bloccando opere vitali per i cittadini.
Intanto, il caso Molise è approdato anche sulle reti nazionali finendo su Rai 3 nella nota trasmissione Agorà Estate dove è stato intervistato il primo cittadino di Campomarino.
La speranza è che il Molise possa smettere di attendere la realizzaione di un’opera che aspetta da 20 anni.