Le polemiche innescate dalla temporanea sospensione degli interventi chirurgici ordinari e programmabili, per dare la possibilità agli anestesisti dell’ospedale ‘Cardarelli’ di poter andare in ferie, hanno indotto il Presidente della Giunta regionale, Paolo di Laura Frattura, a incontrare la stampa, in un incontro che ha visto la partecipazione anche del direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto, della direttrice generale della Salute, Marinella D’Innocenzo, e del direttore sanitario Luigi Di Marzio.
I vertici della sanità molisana hanno spento gli allarmismi, rispetto “a una decisione assunta sin dal 1996”, come ha spiegato, documenti alla mano, lo stesso Di Marzio, che ha assunto questa decisione sospensione “necessaria per dare respiro agli anestetisti”.
“È già capitato in altre circostanze – il commento di Di Marzio – che si prendesse una simile decisione, che generalmente si fa coincidere col periodo estivo, quando gli stessi pazienti optano nel non far coincidere gli interventi chirurgici programmati nel periodo delle ferie estive. In una situazione di emergenza, è ovvio che la struttura ospedaliera sarebbe in grado di intervenire chirurgicamente”.
“Non dovrebbe essere la normalità – le parole di Sosto – ma in tutte le regioni, spesso, si ricorre a questo tipo di provvedimento. La carenza di anestesisti, infatti, è un problema di portata nazionale. Luglio e agosto sono i periodi in cui, ove si ravvisi la necessità, si procede con la sospensione. A mio avviso, è stato amplificato il problema oltre la portata e con questo modo di agire, sicuramente, non si aiuta l’intero sistema sanitario”.
“Dal 1996 – le affermazioni del governatore Frattura – la sospensione degli interventi chirurgici ordinari e programmabili è un sistema spesso utilizzato e non ricordo un simile clamore. A breve bandiremo i concorsi anche per gli anestesisti e mi auguro che dal 1° gennaio si risolverà questo problema su scala nazionale e che attanaglia il Molise da venti anni. Stiamo, inoltre, approvando i piani operativi 2015-2018. Stiamo lavorando, mentre c’è chi fa demagogia e politica che ama parlare e criticare, senza pensare a quanto fatto quando ha governato (il riferimento, nemmeno troppo velato, è all’ex governatore Iorio, ndr)”.
Frattura ha fatto riferimento anche alla valutazione rating Moody’s, affermando: “Una regione seria, una regione che lavora, una regione che guadagna poco a poco credibilità e risale la china: è l’analisi che Moody’s fa del Molise aggiornando l’opinione creditizia per il rating Ba1 ‘con prospettive stabili’. I risultati in termini di ripresa economica e di calo della disoccupazione, benché contenuti, non mancano: ce lo riconosce adesso l’Agenzia di rating tra le più autorevoli a livello internazionale. Il rating Ba1 – scrive testualmente Moody’s –, riflette le rigidità strutturali del bilancio regionale e il deficit del settore sanitario. Parimenti, il rating riflette anche il continuo sforzo dell’Amministrazione nel raggiungimento nel medio periodo del consolidamento dei conti e i processi di efficientamento avviati in campo sanitario. A ciò si aggiunge il forte sostegno agli investimenti, finanziati prevalentemente mediante i fondi comunitari. Il debito diretto e indiretto regionale è lievemente diminuito nel 2015 a quota 380 milioni di euro, pari al 43% delle entrate correnti. Moody’s rileva che il debito e il relativo servizio del debito risultano sostanzialmente allineati alle altre regioni italiane. Seppur definendo la nostra economia regionale ancora debole, Moody’s certifica la ripresa dello 0,3% nel 2015 rispetto all’anno precedente, così fa per il tasso di disoccupazione che si è attestato nel 2015 al 14,3% rispetto al 15,2% nel 2014. È vero, siamo ancora nella fascia inferiore dei rating assegnati alle regioni italiane, ma la prospettiva di stabilità, riconosciuta ancora adesso dopo tre anni di Governo regionale di centrosinistra, con tutti i piccoli ma significativi segnali positivi che accompagnano il giudizio di rating, ci indica che la direzione data al nostro Molise è quella giusta”.
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