Dopo essersi incatenati per richiedere un intervento del Governo sulla delicata e sempre più complessa situazione della sanità molisana, i portavoce del M5S in Senato e in Parlamento, Testamento e Ortis hanno incontrato il ministro Speranza.
Al centro dell’incontro e nelle rischieste dei due esponenti pentastellati ci sono stati gli ospedali ‘periferici’ del Molise da utilizzare per decongestionare l’hub di Campobasso e gli spoke di Isernia e Termoli, una soluzione per porre fine all’ultadecennale commissariamento della sanità regionale, stanziando fondi per il rientro dal disavanzo ed evitando le condizioni che ci hanno portato ad esso.
Quello dei parlamentari pentastellati, così come hanno fatto sapere gli stessi, c’è un “no forte e chiaro alla soluzione prevista da Toma dei container removibili per i posti letto aggiuntivi di Terapia Intensiva: “Siano l’extrema ratio – hanno sottolineato Ortis e Testamento – visto che l’utilizzo delle strutture ospedaliere esistenti può garantire condizioni operative migliori per i medici e gli operatori sanitari e maggiore dignità per i pazienti bisognosi di cure”.
Al centro dell’incontro, in particolare, la questione del commissariamento: nell’attuale fase di gestione pandemica, numerose sono state le incomprensioni tra la struttura commissariale e l’amministrazione regionale e sanitaria. Dissidi divenuti ormai quotidiani, a spese dei cittadini, cui Ortis e Testamento vogliono mettere fine immediatamente.
“L’ultima lettera del commissario Giustini – spiegano Ortis e Testamento – evidenzia numerose criticità nella gestione dei nosocomi molisani, in particolar modo per i percorsi Covid che non stanno funzionando in maniera efficace. Al momento l’unico hub regionale è ‘soffocato’ dai contagi, che hanno bloccato due interi reparti. Inoltre, si è reso necessario smistare la maggior parte dei malati non Covid nei due ospedali spoke di Isernia e Termoli, già storicamente gravati da carenze di organico e di infrastrutture”.
Il commissario Giustini ha indicato possibili soluzioni per arginare il problema del sovraffollamento dei reparti Covid e soprattutto della promiscuità tra malati Covid e malati no Covid, che andrebbero prese in considerazione.
“Noi – hanno rimarcato Ortis e Testamento – riteniamo più opportuno utilizzare le strutture ospedaliere pubbliche già presenti in regione, come quella di Larino, ma anche di Venafro e Agnone. Abbiamo ribadito e preteso attenzione per il Molise, regione che non può più aspettare. Era stato aperto un tavolo con il Ministero della Salute a cui hanno partecipato, in precedenza, il portavoce alla Camera Federico e il capogruppo in Consiglio regionale Greco, ma i lavori per dare attenzione ai problemi della sanità molisana non procedono, pertanto abbiamo chiesto un’accelerazione in questo senso per la situazione di urgenza in cui ci troviamo. Pur comprendendo le difficoltà del momento, non possiamo aggiungere ulteriore tempo alla risoluzione delle questioni della nostra regione. Abbiamo dunque ribadito la necessità di un’interlocuzione urgente tra il commissario Giustini, il governatore Toma e il commissario Arcuri per dare ai molisani un’alternativa dignitosa per i pazienti Covid che non siano i container”.
“A tale scopo – continuano i parlamentari del M5S – urge rendere la struttura commissariale in grado di operare, sia con mezzi adeguati che con aumentate prerogative, sulla falsariga di quanto già fatto in Calabria. La nostra richiesta più forte, tuttavia è stata quella di trovare soluzioni strutturali e anche di stanziare fondi necessari al rientro dal disavanzo sanitario con la conseguente fine del commissariamento. E per ottenere questo risultato, non possiamo escludere il coinvolgimento delle altre regioni che fanno mobilità verso il Molise. Adesso – concludono Ortis e Testamento – vogliamo fatti concreti. Noi continueremo a controllare la situazione e a verificare che le azioni predisposte siano a esclusivo vantaggio dei cittadini molisani”.