GIUSEPPE FORMATO
Profonda riorganizzazione della sanità molisana: l’Asrem sarà liquidata e la struttura azzerata. Saranno rimossi il direttore generale, il direttore sanitario e quello amministrativo, i quali, al pari degli impiegati, troveranno sistemazione nell’Azienda Ospedaliera, costituita dai presidi di Campobasso, Isernia e Termoli, e nell’Azienda Sanitaria Territoriale, che ricomprenderà il ‘Vietri’ di Larino e il ‘Santissimo Rosario’ di Venafro, di nuova costituzione, così come in quest’ultima rientrerà l’ospedale d’area disagiata, rappresentato dal ‘Caracciolo’ di Agnone.
Toccherà al commissario liquidatore, che sarà nominato entro novanta giorni, valutare il patrimonio dell’Asrem con i debiti e i crediti, per soddisfare le esigenze dei fornitori e della stessa azienda messa in liquidazione, per fare spazio alla nuova struttura.
Il personale degli attuali tre presidi ospedalieri del ‘Cardarelli’, del ‘Veneziale’ e del ‘San Timoteo’, insieme con quelli del settore acuti di Larino e Venafro rientreranno nell’Azienda Ospedaliera, tutti gli altri saranno invece ricompresi nell’Azienda Sanitaria Territoriale.
Il Governatore Frattura ha spiegato, a Palazzo Vitale, nel corso di una conferenza stampa come risolvere il problema del blocco del turnover che, di fatto, blocca la possibilità di usufruire del lavoro ‘h24’ degli anestesisti.
“Tre sono le possibilità – le affermazioni di Frattura –. La prima riguarda il comando di anestesisti molisani che lavorano in altre regioni e, in tal senso, stiamo valutando se la strada è perseguibile. C’è, inoltre, l’eventualità di pagare la prestazione a professionisti di altre regioni, anche a questa noi preferiamo la possibilità di compensare i crediti che l’Asrem vanta nei confronti di alcuni privati molisani, usufruendo delle loro professionalità. Anestesisti molto bravi, infatti, sono presenti alla Fondazione ‘Giovanni Paolo II’, alla Neuromed, a Villa Ester a Bojano e Villa Maria nel capoluogo”.