Alta tensione in Consiglio regionale dove è approdato il piano operativo del riordino sanitario. Il voto dell’aula è stato rimandato dalla maggioranza, a via IV Novembre si è tenuto solo il dibattito, tra le proteste generali dei sindacati e degli addetti ai lavori.
A rendere più ardente la fiammella ci aveva pensato ieri il senatore molisano del Pd, Roberto Ruta, che in una nota stringata ha di fatto bocciato il riordino sanitario, sul quale ha detto “bisogna aprire un confronto a 360 gradi”.
Per Ruta il dibattito delle parti interessate deve poi essere teso ad accogliere le “proposte migliorative e modificative dell’impianto prospettato prima del pronunciamento istituzionale da parte del Consiglio regionale del Molise”.
Intanto, la bocciature sul piano del riordino sanitario targato Frattura arriva da più parti. A essere contestato particolarmente è l’integrazione pubblico privato e il ruolo di quest’ultimo nell’ambito dell’offerta sanitaria. Un aspetto complicato quest’ultimo ic ui obiettivi, dice Frattura, sono stati “fissati dal tavolo tecnico, ma il percorso può essere costruito in base alle esigenze del territorio”.
Intanto, proprio su questo nodo insoddisfatti alcuni sindacati per i quali il piano resta di fatto una “forma per privatizzare la sanità”.
Intanto, il governatore da Palazzo Moffa chiude il dibattito e annuncia come da lunedì 1 febbraio “saremo presenti sul territorio” (si partirà da Isenria)per recepire le istanze che provengono dagli addetti ai lavori. Insomma, a vincere sembra essere stato proprio il diktat del senatore Roberto Ruta.