GIOVANNI CANNARSA
TERMOLI – Affonda un duro colpo sulla sanità il senatore del Nuovo Centro Destra, Ulisse Di Giacomo. Non risparmia accuse all’azione del governatore Frattura e dei parlamentari Ruta e Leva, “rei di cercare mosse e soluzioni solamente per non perdere il consenso popolare in vista delle scadenze elettorali”. Eppure secondo Di Giacomo quanto annunciato solo qualche giorno fa dalla triade del Partito Democratico non sarebbe per nulla percorribile. I riferimenti sono per “l’acquisto dei posti letto della Cattolica”. Una percentuale talmente esigua che, tuttavia, resterebbe sempre alla Fondazione ma avrebbe uno stampo regionale che, magari, in futuro servirà solo per rivedere l’assetto della fondazione in capo al Cda.
Insomma, per Di Giacomo ciò che starebbero facendo Frattura, Ruta e Leva non starebbe “né in cielo e né in terra” anche perchè sarebbe una cosa tutta nuova rispetto a quanto stabilito nello scorso mese di dicembre. Una decisione che, secondo il senatore di Ncd, sarebbe anche stata “presa al di fuori dei tavoli convenzionali e per di più anche con il benestare di tecnici dei due ministeri di riferimento”.
Una cosa simile però per Di Giacomo non può essere possibile, ed è per questo che il rappresentante molisano del Senato ha presentato un’interrogazione per andare fino in fondo alla vicenda. “E’ impensabile – ha spiegato Di Giacomo a Termoli in compagnia del consigliere comunale Antonio Di Brino – che la sanità in Molise sia in mano a tre persone del Partito Democratico. Ed è poi inimmaginabile che su questioni così importanti il Consiglio regionale sia totalmente esautorato dal prendere decisioni”.
Un duro attacco alla politica dell’attuale governatore in un momento fondamentale e proprio in vista delle amministrative di una città come Isernia dove circa tremila persone hanno già criticato senza mezzi termini l’azione del presidente Frattura. Quindi per Di Giacomo, Frattura, Leva e Ruta avrebbero annunciato qualcosa di totalmente diverso da quanto era stato stabilito dal tavolo interministeriale del 15 dicembre scorso. Un piano tra l’altro che nessuno conosce tranne i diretti interessati. “Il fascicolo – ha spiegato Di Giacomo – lo conoscono solo a Roma”.