La sanità molisana va verso un riequilibrio tra il pubblico e privato. Dopo le numerose proteste e i diversi incontri romani la proposta presentata questo pomeriggio, venerdì 8 aprile,dal presidente Paolo Di Laura Frattura, dal senatore Roberto Ruta e dal parlamentare Danilo Leva, nel nuovo disegno si aprirebbe a una maggiore integrazione e linearità. Più del 70 per cento dei posti letto saranno attributi al pubblico, mentre nel capoluogo, “anche in considerazione dei problemi di staticità del Cardarelli”, si andrà verso un ospedale per gran parte trasferito nelle vicine strutture della Fondazione Giovanni Paolo II. La regia sarà però unica e regionale, anche se i dipendenti distinti tra Fondazione e nosocomio pubblico. “Sarà – ha detto Frattura – un unico contenitore con competenze separate. La Cattolica fornirà qualificazioni professionali che non siamo in grado di poter offrire”.
Sempre il numero uno del Molise si è poi focalizzato sul’annosa questione del personale e sullo sblocco del turnover per il quale sarà chiesta una deroga per 65 medici: 23 a Campobasso, 22 a Isernia e 20 a Termoli. Lo stesso governatore ha poi parlato di un riequilibrio delle per le Rsa di Campobasso, Larino e Colletorto.
Sul Veneziale di Isernia ha poi precisato: “Non abbiamo mai parlato di un’integrazione con il Neuromed”.
“Ora – ha detto Ruta – ci attendono giorni in cui dovremo incontrare le parti sociali e le istituzioni, ma complessivamente l’avanzamento è stato fatto in una direzione rispetto ad un’altra”. Soddisfatto anche Leva che ha parlato di “un lavoro di sintesi positivo”, nonostante abbia specificato come si tratti di una proposta “da vedere più come un punto di partenza che di arrivo”. “Quando – ha detto il parlamentare del Pd – c’è la partecipazione dal basso, la politica ha il dovere di arrivare le istanze che arrivano”.
Dello stesso parere anche Frattura per il quale “sono state colte tutte le sollecitazioni pur nel rispetto della sostenibilità finanziaria”.
I tre volti del Pd, seduti allo stesso tavolo e fornendo versioni tra loro armoniose, sembrano così voler smorzare i toni politici sul tema sanità, seppur in fondo restino accesi quelli tutti interni al partito locale.