“L’accordo sul riparto, raggiunto grazie a un’intesa condivisa all’unanimità, è un segnale per noi molto importante che mostra un’attenzione diversa per le Regioni in piano di rientro”, sono state le parole del governatore Frattura.
Al primo posto della classifica stilata c’è la regione Lombardia a cui vanno oltre 17,5 miliardi di euro, seguita da Lazio e Campania a cui sono stati assegnati circa 10miliardi per ogni regione. C’è poi la Sicilia che conquista oltre 8 miliardi, seguono Veneto e Piemonte con rispettivamente 8,6 e 7,9 miliardi. Oltre 8 milioni sono poi andati alla provincia autonoma di Bolzano. Dopo il Molise, c’è invece la Valle D’Aosta con più di 225 milioni.
“In un momento delicato per il nostro sistema sanitario regionale – ha sottolineato ancora Frattura – ci vediamo riconosciuti un incremento da noi richiesto e ottenuto, che ci mette nelle condizioni di continuare a lavorare per gli obiettivi che ci siamo prefissati: il raggiungimento dell’equilibrio finanziario e un’offerta sanitaria di qualità da garantire ai nostri cittadini.”.
Intanto va ricordato come da palazzo Moffa, l’esame della proposta di legge sul riordino sanitario in IV commissione sia slittato a dopo ferragosto, quando il percorso dovrà essere quello di un atto di indirizzo in grado di raggiungere una serie di obiettivi. Tra questi attribuire nuovamente sul tema un ruolo predominante al Consiglio regionale, evitare il conflitto con il governo nazionale e cercare di appellarsi a un’ulteriore bocciatura da parte del Tavolo Massicci.
Intanto a insorgere sulla questione sono già stati i pentastellati, per i quali la Regione non è in grado di legiferare sulla sanità per via del commissariamento. Anche il centrodestra sembra intenzionato a dare battaglia, tanto che lo stesso ex governatore Iorio, sulla questione ha già convocato la stampa per domani mattina.