Seggi aperti in Molise così come nel resto d’Italia dalle 7 alle 23 di domani, domenica 4 marzo. Si vota per eleggere i nuovi membri di Camera e Senato.
NUMERI DEI VOTANTI IN MOLISE – Nella provincia di Campobasso gli elettori chiamati alle urne per la Camera dei Deputati sono 183.104, per il Senato 168.093. Per la Camera nella Provincia di Isernia possono votare 70.966 cittadini, 65.617 per il Senato.
SEZIONI IN MOLISE – 264 sono le sezioni in cui è possibile votare nella provincia di Campobasso: 56 quelle del capoluogo, 29 quelle di Termoli. A queste si aggiungono 5 sezioni speciali per ospedali e penitenziari e 22 seggi volanti istituiti per case di cura e case di riposo, mentre 6 sono i seggi per la raccolta dei voti a domicilio per chi non può allontanarsi da casa.
130, invece, il numero delle sezioni nella provincia di Isernia. Anche qui 6 seggi speciali e 3 seggi volanti.
COME SI VOTA – Gli elettori dovranno recarsi ai seggi muniti di un valido documento di identità e della scheda elettorale. Gli verranno consegnate due schede: una di colore rosa per la Camera e una gialla per il Senato.
A differenza delle altre volte non sarà l’elettore a porre la scheda nell’urna. Questo compito spetterà al presidente del seggio che controllerà la corretta presenza del tagliando antifrode presente sulla scheda, altra novità di questa tornata elettorale. Una volta espresso il voto l’elettore deve, infatti, restituire la scheda al presidente del seggio debitamente piegata. Il tagliando viene staccato dalla scheda e conservato dai componenti del seggio che controllano se il numero del tagliando sia lo stesso di quello annotato prima della consegna della scheda all’elettore. Solo dopo tale controllo il presidente del seggio inserisce la scheda stessa nell’urna.
Per esprimere la preferenza l’elettore può apporre una croce sulla lista, estendendo così il voto anche al candidato uninominale collegato. Oppure può apporre un segno su un candidato uninominale e il voto si estenderà alla lista o liste collegate in misura proporzionale alle preferenze ottenute nel collegio da ogni singola lista.
Il voto è valido anche se si appone il segno sia sul candidato uninominale che sulla lista o su una delle liste collegate.
Non è possibile il voto disgiunto, cioè votare per un candidato uninominale e, nel contempo, per una lista collegata a un altro candidato.
LA NUOVA LEGGE ELETTORALE – È la prima volta che dal 2006 si va alle urne con una nuova legge elettorale: il Rosatellum bis. Un sistema misto tra uninominale e proporzionale che ha di fatto cambiato l’istituzione dei collegi.
Per la Camera può votare chiunque abbia compiuto 18 anni entro il 4 marzo; per il Senato può votare invece chiunque abbia 25 anni, sempre entro oggi 4 marzo.
In Italia gli elettori per la Camera sono più di 46 milioni, quelli per il Senato poco meno di 43 milioni. Gli italiani all’estero hanno già votato: avevano tempo fino al primo marzo.
La nuova legge elettorale prevede l’assegnazione del 34% dei seggi su base maggioritaria, il 64% su base proporzionale.
Saranno eletti 630 onorevoli alla Camera dei Deputati, di questi 232 in collegi uninominali con il sistema maggioritario, 386 in collegi plurinominali con il sistema proporzionale e 12 nella circoscrizione estera.
A Palazzo Madama saranno eletti 315 senatori, di cui 116 in collegi uninominali con il sistema maggioritario, 193 in collegi plurinominali con il sistema proporzionale e 6 nella circoscrizione estera.
Cinque i seggi che spettano al Molise: 3 alla Camera dei Deputati ( 2 sul maggioritario e 1 con il proporzionale) e 2 al Senato (1 maggioritario e 1 proporzionale).
Un partito per entrare in Parlamento dovrà superare la soglia di sbarramento: del 3% su base nazionale, mentre per la coalizione la soglia è del 10% su base nazionale.
I voti dei partiti che partecipano a una coalizione e superano l’1 per cento, andranno alla coalizione, se l’1 per cento non sarà superato quei voti andranno, invece, persi.
Lo spoglio avverrà subito dopo le 23 alla chiusura dei seggi. Ci sarà prima quello del Senato, subito dopo quello per la Camera dei Deputati.