Riconoscimento area di crisi: il decalogo della Uil per il buon utilizzo dei fondi

Un momento della conferenza stampa

ANDREA VERTOLO

Capeggiati da Tecla Boccardo, i dirigenti sindacali della Uil, questa mattina venerdì 28 agosto, hanno voluto sottolineare l’importanza che assumono i fondi nati dal riconoscimento dell’ara di crisi nel distretto di Bojano-Isernia-Venafro. Per farlo si sono avvalsi di un decalogo che, simpaticamente, ripropone i 10 comandamenti rivisitati e proposti come una sorta di vademecum per la Regione e per chi dovrà gestire le cifre individuate per risollevare un territorio che sta subendo più di altri la crisi del lavoro.

“Con questo decalogo – ha spiegato la Boccardo, segretaria regionale Uil Molise – vogliamo proporre un metodo da seguire nella gestione di fondi, che potrebbero davvero dare una svolta importante in un periodo nel quale il lavoro rappresenta la principale mancanza per intere aree territoriali”.

Nel ‘Decalogo dell’area di crisi’ si trovano comandamenti che recitano: “Non avrai uno strumento simile all’infuori di me”, il quale sottolinea l’auspicio di una gestione non clientelare dello stesso.

Il comandamento, posto al centro della tavola sacra e che impone il “non uccidere”, diventa utile per sottolineare l’importanza della lotta al lavoro nero, irregolare e sotto retribuito. Per marcare l’importanza del coinvolgimento delle Parti sociali e della trasparenza in tutti i processi e per tutte le decisioni, la Uil si appella poi all’ottava regola sacra invitando la politica a “non dire falsa testimonianza”.

Il documento trova nella sua ultima regola “Non desiderare la roba d’altri” e precisa è la spiegazione della Boccardo: “Finora si è tamponato con un po’ di ammortizzatori sociali – ha spiegato –  ora è il momento di girare pagina con investimenti pubblici e privati, con un ottimale utilizzo delle risorse europee e con un attrazione di imprenditori veri. Restituire un’occupazione a tutti coloro che hanno perso il lavoro in questi anni, riqualificare i lavoratori, prevedere agevolazioni e sgravi fiscali e contributivi per i nuovi posto di lavoro. Sono questi – ha concluso – i punti cardine di chi avrà la responsabilità di amministrare tali risorse”.

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