ANDREA VERTOLO
Con il 59,1%, espressione di oltre 19 milioni di voti, vince il ‘no’ alla modifica della Costituzione. Dopo dieci mesi, di assidua ed estenuante campagna referendaria, gli italiani hanno messo una croce, chiara ed inequivocabile, sul destino della riforma costituzionale.
Molti esperti, alla vigilia del conteggio delle schede, ipotizzavano un testa a testa che si sarebbe protratto fino alle prime ore del mattino. La realtà, invece, è stata diversa. Già dopo un’ ora dalla chiusura dei seggi, infatti, il no prendeva il largo, tanto da far anticipare la conferenza stampa del premier Renzi il quale, con gli scrutatori ancora impegnati nel conteggio, ha riassunto il passo indietro del suo Governo, annunciando le dimissioni.
Anche in Molise la vittoria del ‘no’ è al passo con le altre regioni d’Italia. I contrari alla riforma hanno superato il 60% con un’affluenza alle urne pari al 63,9%.
Soddisfazione nelle parole del Comitato regionale del ‘no’, che nella conferenza di oggi, lunedì 5 dicembre 2016, ha commentato l’esito referendario.
“Siamo entrati in un nuovo percorso politico – ha esordito l’ex consigliere regionale Antonio D’Ambrosio, componente del comitato – sono convinto che gli italiani non hanno votato contro qualcuno ma sono entrati nel merito della riforma. Questo comitato deve continuare a vivere, affinché dopo la difesa della Costituzione si possa agire per la sua applicazione”.
La parola è poi passata a Michele Barone, rappresentante regionale del comitato del no: “Oggi è sorto il sole – le sue parole – grazie ad un voto di libertà del popolo italiano. In questo comitato abbiamo condiviso davvero la passione per la politica, passione che è andata al di là delle parti. Sappiamo bene che tanti cittadini che hanno votato a favore della riforma avvertono la necessità di cambiare, anche noi vogliamo cambiare le sorti di questo Paese, ma per farlo vogliamo servirci della Costituzione, perché la nostra Carta costituzionale deve essere uno strumento, non un intralcio al cambiamento”.
Felice per l’esito referendario anche Davide Vitiello, membro del comitato, il quale ha sottolineato come “questa sia una vittoria che proviene dai giovani. Una vittoria nata dal basso, dai territori, che hanno chiaramente lanciato un messaggio chiaro nella difesa della Costituzione. Anche Termoli e i paesi del basso Molise – ha evidenziato Vitiello – si sono espressi con forza contro questa riforma. La mia soddisfazione nasce proprio dalla considerazione che prima dei partiti c’è la gente che ha vinto in questo referendum”.
“Sono felice per metà – è stato, invece, il commento di Nicola Palombo, portavoce regionale di SinistraDem del Partito Democratico del Molise – da un lato abbiamo salvaguardato la Costituzione che ne sarebbe uscita svilita da questa riforma, dall’altro dobbiamo ricostruire un Partito Democratico che adesso ha la necessità di analizzare con serietà questo esito referendario”.