A un mese dalla presentazione delle liste per le elezioni regionali del 22 aprile 2018 e in piena campagna elettorale per le Politiche, iniziano ad agitarsi le acque negli schieramenti, che prenderanno parte alla tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio regionale del Molise.
Se Ulivo 2.0, Democratic@ e Centro Democratico eleggeranno il candidato presidente della Regione Molise, con un’assemblea alla quale prenderanno parte mille persone, così come più volte ha affermato Roberto Ruta, anche l’ex pm di Mani Pulite ed ex ministro Antonio Di Pietro ha annunciato la sua candidatura.
Sul profilo Facebook del consigliere regionale Cristiano Di Pietro, infatti, è apparso il logo di ‘Grande Molise’ con Di Pietro presidente. L’iniziativa è apparsa soltanto qualche ora dopo che Tonino Di Pietro aveva affermato pubblicamente di sentirsi di centrosinistra, ma di non votare, alle Politiche, per il centrosinistra di Renzi, facendosi promotore della rinascita della coalizione, in quanto fondatore dell’Ulivo.
Nel centrodestra, invece, i rappresentanti dei movimenti civici, i cosiddetti ‘cespugli’, di fatto, rimasti esclusi da decisioni e candidature alle Politiche, hanno ufficialmente chiesto che entro poche ore la coalizione debba ufficializzare la candidatura del presidente del Tribunale di Isernia, Enzo Di Giacomo. Quest’ultimo, tra le altre cose, attaccato dal deputato Danilo Leva, candidato a Isernia e in Abruzzo per ‘Liberi e Uguali’, il quale, senza mezzi termini, ha chiesto al magistrato di dimettersi dalla sua carica, se davvero interessato a scendere in campo.
I consiglieri regionali Salvatore Micone, Vincenzo Niro dei ‘Popolari per l’Italia’, Angela Fusco Perrella e Carlo Perrella per i sovranisti, Maurizio Tiberio di ‘Idea’, riunitisi nella sede dell’ex presidente del Consiglio regionale del Molise hanno lanciato l’aut aut alla coalizione e, in special modo, a Forza Italia e alla sua coordinatrice regionale Annaelsa Tartaglione, candidata alla Camera in Molise e a Foggia, per la convocazione del tavolo del centrodestra.
I movimenti civici non ci stanno ad aspettare il 5 marzo, quando mancheranno poco più di dieci giorni alla presentazione delle liste. Chiedono l’immediata ufficializzazione di Di Giacomo e il fronte di coloro che pretendono una risposta potrebbe, a breve, allargarsi. Insomma, chi non è in campagna elettorale vuol iniziare a lavorare per le elezioni regionali. Chi, invece, è in corsa per il Parlamento ha tutto l’interesse a verificarsi l’evolversi della situazione dal 5 marzo mattina. Stesso dicasi per il Partito Democratico, all’interno del quale il governatore uscente Frattura preme per la ricandidatura, ma i vertici ancora non si esprimono sulle mosse da attuare per le Regionali con la segretaria regionale Micaela Fanelli e due assessori, Vittorino Facciolla e Carlo Veneziale, candidati per un posto in Parlamento.
Intanto, la lista degli aspiranti governatori si allunga. Il candidato dell’Ulivo 2.0 che sarà eletto il 25 febbraio, l’ex ministro Di Pietro che ha già lanciato il logo, eventualmente Di Giacomo o chi indicherà il centrodestra, l’uscente Frattura, il rappresentante pentastellato delineano già una sfida a cinque aspiranti alla carica di Presidente della Giunta regionale del Molise. Uno scenario, che, con molta probabilità, permetterebbe al vincitore di occupare la poltrona più importante di Palazzo Vitale con poco più del 30% dei consensi di coloro che si recheranno alle urne.