Pino Puchetti, sindaco di Larino ed espressione del centrosinistra, è il nuovo presidente della Provincia di Campobasso. Ha vinto sullo sfidante Orazio Civetta, sindaco di Ripabottoni e sostenuto dal centrodestra.
Quest’ultimo negli ultimi mesi ha svolto il ruolo di vice presidente reggente dell’ente, andando a sostituire temporaneamente Francesco Roberti eletto presidente della regione lo scorso 25 giugno.
Puchetti ha vinto con 370 voti (43996 ponderati) pari al 55%. Lo sfidante si è fermato a 300 (36413 ponderati), ossia il 45%.
“È stata una scelta libera, di responsabilità e senza nessun calcolo o strategia”, il commento degli esponenti del Movimento Cinque Stelle al Comune di Campobasso “il cui peso dei voti – dicono – è stato determinante per il risultato elettorale, non sottintende nessuno scambio di ruoli e posizioni, né in virtù delle precedenti elezioni regionali né tantomeno delle future elezioni amministrative. Il dato politico più rilevante è senza dubbio la debacle del centrodestra all’interno del quale emergono già evidenti spaccature dal momento che, neanche tanto celatamente, c’è chi ha sostenuto il candidato avversario, segnale evidente delle perenni faide interne ai partiti della ambigua coalizione che avrebbe dovuto sostenere in blocco il candidato uscente Civetta”.
“Davvero sorprendente che il Pd esulti per una vittoria che contraddice ciò che gli elettori veri soltanto pochi mesi fa hanno decretato assegnando al centrodestra, guidato da Francesco Roberti, la Regione Molise”, sono state invece le parole del consigliere comunale di Palazzo San Giorgio, Alberto Tramontano. “Ancor più sorprendente – prosegue – la scelta dei 5Stelle, soprattutto dei consiglieri comunali di Campobasso, che si sono prestati ad una operazione di palazzo con la solita ipocrisia a cui ci hanno abituato: dicono di essere stati decisivi per la vittoria della sinistra, ma prendono le distanze dalla sinistra che hanno sostenuto! In sostanza si sono vergognati di ciò che hanno fatto. Come si fa ad esultare per una vittoria con la consapevolezza che non è frutto di reale consenso popolare ma di operazioni di palazzo, dettate da volontà di vendetta e da volontà di affermare posizioni che apparentemente paiono di forza ma che manifestano estrema debolezza. Con nettezza va detto che senza l’aiuto (nascosto) di amministratori di centrodestra, Puchetti non avrebbe potuto vincere: da qui nasce la richiesta di un reale rinnovamento anche all’interno del centrodestra molisano, che pure è costituito in larga parte da amministratori leali e che hanno consenso popolare”.