Presto una legge regionale per limitare il gioco d’azzardo: soddisfatti dall’Adoc. “Intervenire anche su altri fronti”

Arriva l’ok della IV Commissione permanente della Regione Molise alla proposta di Legge regionale numero 41 per la “limitazione del gioco d’azzardo patologico e la prevenzione della ludopatia” e arriva il plauso da parte dell’Adoc Molise che accoglie la notizia con soddisfazione. “Parte degli emendamenti presentati – fanno, infatti, sapere dall’associazione dei consumatori – sono stati frutto della collaborazione avuta tra la Commissione  (in particolare con il consigliere Carmelo Parpiglia),  l’Adoc Molise e con altre associazioni dei consumatori presenti sul territorio.

“D’altra parte, sono anni che l’Adoc Molise – dichiara il presidente regionale Nicola Criscuoli –  cerca di sensibilizzare le coscienze della cittadinanza e le politica locale su una problematica così fortemente e drammaticamente presente nel nostro territorio regionale”.

Intanto sull’argomento, proprio ieri si è pronunciato il premier Matteo Renzi dichiarando una stretta dello Stato sul gioco d’azzardo. Sulla rivista ‘Vita’ Renzi ha, infatti, annunciato che il Governo non finanzierà le spese di ricostruzione per i paesi del centro Italia colpiti dal sisma allargando le maglie sulle slot machine, ma anzi che la prossima legge di stabilità porterà una stretta sul settore. Strette che in fondo poi non si concretizzano mai più di tanto essendo questo un ottimo sistema per finanziare le casse dello Stato. E, in effetti, è sempre l’Adoc a evidenziare, ancora una volta, come il gioco d’azzardo sia ancora lontano dall’essere sconfitto.

“Togliere le slot da bar, tabacchi ed esercizi commerciali è sicuramente fondamentale per combattere questa patologia – dichiarano dall’Adoc – dato che sono uno dei principali luoghi di diffusione della ludopatia. Ma è solo il primo passo, perché si deve intervenire anche sul lato scommesse, sia online sia nelle sale dedicate, e sui gratta&vinci. Occorre sviluppare, inoltre, delle vere e continue campagne di educazione e sensibilizzazione sul gioco d’azzardo, destinate in particolare alle fasce più deboli della popolazione. Ad oggi oltre un milione di famiglie sono state e vengono tuttora rovinate dal gioco d’azzardo patologico, di cui circa il 40% è rappresentato da anziani over 65. E oltre il 40% degli under 18 ha sperimentato almeno una volta il gioco d’azzardo, che va assolutamente disincentivato: i rischi connessi alla ludopatia sono troppo elevati rispetto ai previsti incassi per lo Stato.”

 

 

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