Con il Decreto numero 2 di oggi, 15 gennaio 2019, il governatore Donato Toma ha provveduto a riassegnare le deleghe agli assessori regionali che erano state revocate lo scorso 5 gennaio. Tutti riconfermati, dunque, gli esponenti dell’esecutivo con qualche variazione per le deleghe che il numero uno di via Genova ha deciso di tenere per sé.
A quelle che Toma aveva già previsto nel decreto numero 56 del 22 maggio scorso si aggiungono ora la delega alla Protezione Civile, il Personale e i Rapporti con gli Enti Locali.
Il presidente ha avocato a sé: Programmazione e politiche comunitarie, Cooperazione internazionale, Agenzie e Partecipate, Bilancio, Finanze e Patrimonio; Comunicazione; Ricostruzione post-sisma, Sanità, Riforme Istituzionali; Protezione Civile; Rapporti con gli Enti Locali, Politiche delle risorse umane.
Insomma, il numero uno di via Genova ha rimodulato di poco le deleghe, togliendo il comparto della protezione Civile all’assessore Cavaliere, il Personale a Niro a cui ha però affidato il Demanio.
Gli Enti Locali sono stati, invece, sottratti a Mazzuto, mentre il settore dell’Università prima ricompreso nei poteri di Cotugno va in mano al collega Di Baggio che detiene anche l’Istruzione e la Formazione professionale.
Al sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Quintino Pallante, con comunicazione (non essendo queste deleghe ma funzioni ndr) Toma ha deciso di attribuire le seguenti funzioni: cura i rapporti tra il presidente e la Giunta e il Consiglio regionale, fornendo allo stesso adeguate informativa periodica; esamina gli aspetti politici delle proposte di Legge che gli affida il presidente, relazionando sulle medesime ove lo ritenga opportuno; risponde alle interrogazioni che gli vengono affidate dal presidente; partecipa ai tavoli tematici convocati dal presidente; fa proposte al presidente il relazione a riforme istituzionali da sottoporre all’attenzione del Consiglio; cura i rapporti con lo Svimez rappresentando i presidenti.
“Si tratta di funzioni – ci tiene a specificare Toma – di quelle più ampie previste dal’articolo 35 bis previsto dallo Statuto”.
Per quel che concerne le deleghe dell’esecutivo le Attività Produttive e lo Sviluppo Economico vengono, così, riconfermate all’ex Presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, al quale sono state ri-assegnate anche le deleghe sulla Semplificazione dei processi burocratici, Internazionalizzazione delle imprese; Accesso al credito; Turismo e marketing territoriale, Cultura, Molisani nel mondo.
Le Politiche agricole ed agroalimentari; Sviluppo rurale; Programmazione forestale; Caccia e pesca; pesca produttiva, Tutela dell’ambiente; Difesa del suolo, Politiche energetiche sono nuovamente di competenza di Nicola Cavaliere.
All’assessore Roberto Di Baggio le deleghe su: Urbanistica e Pianificazione territoriale; Politiche della casa; Ente regionali per l’edilizia sociale (Eres e Iacp); Istruzione e formazione professionale, Università, ricerca ed innovazione.
A Luigi Mazzuto la riassegnazione delle Politiche della famiglia, giovanili e di parità; Politiche del lavoro; Politiche sociali, Terzo settore; Politiche per l’immigrazione; Tutela dei consumatori.
Il comparto dei Lavori pubblici viene conservato dall’assessore Vincenzo Niro, che lavorerà anche su: Viabilità ed Infrastrutture, Sistema idrico integrato; Sport ed impiantistica sportiva; Trasporti e mobilità, Demanio regionale.
f.a