Il botta e risposta tra l’onorevole Laura Venittelli, presidente del Pd Molise, e il segretario regionale del Partito Democratico, Micaela Fanelli, si fa sempre più duro e si arricchisce, ogni giorno, di nuovi spunti di polemica.
Il presidente del partito ha visionato i verbali dell’assemblea, ottenendoli dalla segreteria nazionale, dopo che quella regionale, appena dopo il voto di Ferrazzano, li aveva immediatamente spediti nella sede della capitale. Per l’onorevole Venittelli “non c’era la maggioranza assoluta, perché alla votazione hanno preso parte solo 31 componenti”.
Il segretario Micaela Fanelli ritiene, invece, che i votanti siano stati 33, ma prosegue la Venittelli: “Due componenti, conteggiati dalla segreteria regionale, erano assenti, giustificandosi con una lettera”.
Il sindaco di Riccia, attraverso una nota stampa, ha risposto formalmente al presidente del Partito Democratico, chiarendo che “l’approvazione dello Statuto è avvenuta a maggioranza assoluta con 33 votanti”, proseguendo e rispondendo a Laura Venittelli: “La discussione in assemblea è stata aperta a tutti gli emendamenti e, contestualmente, è stata proposta una nuova discussione nei circoli e tra i membri dell’Assemblea. È stato già chiesto ai circoli di rivedere lo Statuto, che tornerà in assemblea per la nuova approvazione, con lo stesso documento ha ricevuto già un contributo costruttivo dai circoli”.
“L’invio della proposta di Statuto ai circoli, comunque, non è obbligatoria, non è prevista dalle norme – prosegue Micaela Fanelli –. Siamo stati noi della segreteria a inviarlo per nostra scelta, per avere ancora più partecipazione, per un cammino ancora più democratico e per attivare la massima condivisione. Poi, nella sostanza del metodo da noi adottato, va rilevato che la prima riunione al riguardo si è tenuta il 1 settembre in direzione. Successivamente, abbiamo caldeggiato i segretari a contattare l’estensore dello Statuto, l’avvocato Bellotti, per suggerimenti e rilievi allo Statuto: ed era il 6 settembre. Solo alla fine di questo percorso, e senza che fossimo in alcun modo obbligati, giovedì 18 abbiamo avviato la proposta di Statuto, ovviamente ancora emendabile. Come lo è tuttora. Adesso leggiamo dalla stampa di circoli citati in un documento – prosegue Micaela Fanelli –. Innanzitutto, alcuni circoli non hanno proprio sottoscritto quel documento, contrariamente a quanto riportato in calce, e molti sentiti telefonicamente non ne conoscevano il contenuto. Di contro, i tantissimi in totale disaccordo con quanto affermato nel documento hanno manifestato il proprio entusiasmo alla segreteria regionale del PD per aver adottato, come mai fatto prima, un percorso democratico. Dall’Alto Molise, a Isernia, dal Matese, al Fortore, all’area del ‘Cratere’ al Basso Molise si sono già detti concordi con l’operato della segreteria. Noi – sottolinea la segreteria Pd – continuiamo a manifestare la totale volontà di ascolto all’interno del partito. Di più, abbiamo organizzato o parteciperemo ad un programma di incontri territoriali proprio per raccogliere direttamente dalla base temi e istanze di possibili emendamenti dello Statuto. Oggi con tutta la federazione del Basso Molise; domani a Isernia e Ripalimosani. Giovedì riunione a Filignano, sabato a Castel San Vincenzo, e in questi giorni Agnone, Ferrazzano, Riccia, Molise, Ururi, Pietracatella, Santa Croce di Magliano, Bojano, ecc. Già chiesta formalmente la convocazione a Campobasso proprio dalla segreteria. A conferma che il contatto coi territori era ed è alla base del nuovo PD”.
Infine, sulle procedure, la segreteria ribadisce di essere “pronta a mostrare tutto ai circoli, a partire da registri e verbali, i quali sono stati mandati a Roma all’indomani dell’Assemblea esattamente come prevede la norma dello Statuto nazionale. Non a caso, proprio da Roma è arrivata la conferma che la procedura seguita non solo è corretta, ma è anche meritoria. I complimenti del responsabile nazionale dell’Organizzazione, il vice segretario del PD Lorenzo Guerini, ne sono la prova. Ora, però, ci aspettiamo proposte nel merito, fiduciosi di aver attivato un grande momento di concorso e di partecipazione democratica, utile alla vita del partito e della vita politica del Molise. E speriamo – conclude – di chiuderla definitivamente con una vicenda che non interessa i molisani. Siamo più interessati a discutere dei temi della formazione professionale e del lavoro in queste ore al centro dell’attenzione regionale e nazionale”.