“E’ una proposta di senso civico, di buona amministrazione e soprattutto di giustizia sociale che si rivolge ai cittadini e ai consiglieri regionali, a prescindere dallo schieramento politico, che deve valere, in particolare, da adesso in questo clima di incertezza sulla fissazione della data del voto delle consultazioni regionali e, naturalmente, per il futuro”. Lo ha detto il responsabile regionale di Possibile e presidente del Consiglio comunale di Campobasso, Michele Durante, tra l’altro candidato al Senato sul proporzionale per Liberi e Uguali, presentando la proposta di legge di iniziativa popolare relativa al “Divieto di corresponsione di indennità in prorogatio consiliare” da approvare da parte del Consiglio regionale del Molise dopo le sollecitazioni che lo stesso esponente politico aveva espresso nelle scorse settimane.
In pratica, secondo tale proposta gli esponenti di via IV Novembre dovrebbero rinunciare all’indennità dalla fine di febbraio fino al periodo compreso alle prossime elezioni previste, al momento, per il prossimo 22 aprile.
Il focus della proposta è di “evitare – ha aggiunto Durante – che la Regione sostenga ulteriori spese per gli organi cessati dalle funzioni con un notevole costo per la collettività molisana. Non essendoci stato alcun riscontro in tal senso – ha ricordato – saranno dunque i cittadini molisani a stabilire, attraverso questa proposta di legge, che i consiglieri regionali del Molise, dalla scandenza naturale della legislatura, non abbiano più diritto di ricevere indennità di carica e rimborsi per centinaia di migliaia di euro mensili”.
A tal fine, “ci si potrà recare all’Urp (Ufficio Relazioni con il Pubblico) del Comune di Campobasso, negli orari di ufficio – ha annunciato Durante – per apporre la propria firma in calce alla proposta di legge”. La medesima proposta sarà inviata anche a tutti gli altri comuni, dove i cittadini si potranno recare per sottoscriverla.
Intanto, a Palazzo D’Aimmo in occasione delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo, fino a tale data, per evitare rischi di improprie ingerenze nella comunicazione politica nel periodo preelettorale, sono state sospese le sedute consiliari.