Si tratterebbe, secondo i pentastellati, di un “contratto di cui pochi hanno visto l’utilità, dato che molti servizi richiesti potevano essere espletati dal personale interno alla Fondazione o da società molisane con anni d’esperienza nel campo e a minor costo”.
“Un contratto – dicono i grillini Federico e Manzo – che ha, tra l’altro, del sorprendente visto che è stato vinto da una società, pare, senza alcun curriculum societario alle spalle. Ovvero, – proseguono – una società che sembra fosse nata solo tre mesi prima, precisamente a maggio 2016, che non aveva dipendenti ed era composta solo dall’amministratore unico Manuela De Baggis e da un’altra socia”.
Altra stranezza si riscontrerebbe inoltre, come sottolineato dagli esponenti del Movimento 5 Stelle, nel curriculum della De Baggis, dove la stessa “dichiara di essere amministratore di Multitasking, ma anche delegato di produzione della Compagnia Moliere e, precedentemente, della Quirino srl, tutte società – specificano ancora i grillini – che lavorano molto spesso con la Fondazione”.
La domanda dei pentastellati riguarda quindi la cosiddetta “anomalia circa i servizi richiesti alla società vincitrice del bando”. “Può – chiedono i rappresentanti del M5S – l’amministratore unico di una società che lavora direttamente per Molise Cultura, proporre contratti per conto della stessa Fondazione alle società di cui la stessa De Baggis risulta essere o comunque è stata delegato di produzione?”.
Perplessità sono, inoltre, state espresse anche sulla durata del bando, ovvero tre anni.
“Il contratto della Multitasking – riflettono dal M5S – che gestirà i servizi botteghini e programmazione per i prossimi tre anni, andrà addirittura oltre il periodo d’incarico dell’attuale direttore della Fondazione, Sandro Arco, legato per statuto a quello del governatore del Molise che scade a inizio 2018. Un contratto – proseguono – che va anche oltre la triennalità in corso del Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo, e che quindi è stato firmato senza sapere se i finanziamenti al circuito molisano saranno confermati”.
Una serie di stranezze riscontrate dai pentastellati del Molise che hanno spinto gli stessi a presentare un’interpellanza in Consiglio regionale per chiedere a Frattura se sia “a conoscenza delle anomalie legate a Molise Cultura”.
“Vogliamo sapere – dicono Federico e Manzo – se è lecito che la Fondazione duplichi servizi che dovrebbe espletare, affidandoli all’esterno. Vogliamo capire se ci sono state irregolarità, violazioni di legge o di statuto. In quel caso, ricordiamo – concludono gli stessi – che proprio lo statuto della Fondazione al punto 6 dell’articolo 4 impone al presidente della Giunta di sciogliere il consiglio direttivo e nominare un commissario”.