Malata oncologica ed ex lavoratrice Ittierre. Li ha sperimentati sulla propria pelle i veri drammi della realtà molisana, quello della sanità e quello del lavoro. Impossibile per lei lavarsene le mani o fare finta che nulla stia accadendo. Ecco perchè, questa mattina martedì 31 luglio, con indosso una maglietta bianca con la scritta ‘Senologia non si tocca’, è voluta essere presente, insieme a tante altre donne, alla protesta dinanzi al Consiglio regionale. Un modo per chiedere alla politica di non permettere che il centro di Senologia al Veneziale di Isernia venga smantellato
La riclassificazione dei costi Asrem, infatti, vorrebbe che il centro venga convertito in un semplice ambulatorio di servizio. Questo, di fatto, significherebbe che i senologi, dopo le diagnosi non potrebbero intervenire in maniera tempestiva per patologie in cui, invece, il tempo è tutto. Ma la paura ancora maggiore è che il declassamento potrebbe essere solo un preludio alla chiusura di Senologia e Otorino di Isernia.
Un timore questo, che oggi ha trovato voce nella protesta del Comitato spontaneo nato nel capoluogo pentro.
“Se non ci fosse stato il centro di Senologia forse a quest’ora non sarei qui”, racconta l’ex lavoratrice dell’azienda tessile isernina.
“Non tutti quelli che si ammalano possono andare altrove a curarsi. Quando ho scoperto di avere un cancro – ha raccontato la donna – avevo già perso il lavoro, se non ci fosse stato il Centro probabilmente non mi sarei potuta operare. Per chi ha altre possibilità economiche, per chi sta bene, è semplice mettersi in auto e andare fuori. Mi chiedo, però, che fine facciano tutti gli altri in un territorio come il nostro che sta morendo”.
Dello stesso parere anche il portavoce del comitato, Emilio Izzo. “Il centro è un’eccellenza e noi non lo vogliamo perdere. Da anni ormai si stanno compiendo scelte scellerate che stanno svuotando un territorio in maniera del tutto drastica”.
Intanto, questa mattina i rappresentanti del comitato sono stati ricevuti dal governatore, Donato Toma, che ha assicurato di spendersi per questa causa. “Toma ci ha riferito che tra cinque o sei giorni – ha detto ancora Izzo dopo l’incontro con il numero uno del Molise – sarà nominato il commissario ad acta della sanità e avremo un tavolo al quale prenderemo parte insieme al presidente”.
Ma proprio la nomina del commissario ad acta è una delle ‘patate bollenti’ con cui, in questi giorni, si sta confrontando la politica locale. Il tema, infatti, subito dopo la protesta del comitato è approdato in Consiglio regionale, dove non sono mancate scintille. Una discussione rovente tra maggioranza e minoranza che, oltre a una valenza meramente politica non trova fondamento senza la scelta che il Governo dovrà, si spera, compiere di qui a breve.
Intanto, la consigliera Fanelli ha presentato una mozione urgente che impegna il presidente della Giunta regionale a porre in essere ogni necessaria iniziativa per garantire la presenza di Senologia a Isernia. Un documento questo che è stato bocciato dall’aula tra le proteste della maggioranza, i cui rappresentanti hanno ricordato alla consigliera di centrosinistra come la struttura sia stata cancellata dall’ex presidente Frattura.
Poco dopo le parole di Toma che sembrano lontane anni luce dalle rassicurazioni fatte solo poco prima ai manifestanti. “Ad ora non ho i poteri per poter incidere su questa richiesta non essendo il commissario ad acta. Anche in quel caso non saprei se un mio intervento possa cambiare la situazione. Con i vertici Asrem c’è una interlocuzione continua ma ci sono i piani operativi da rispettare”.
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