Nessuno, durante la campagna elettorale per le Europee, ha accennato al TTIP, eppure questo è un progetto che, se approvato, cambierà lo scenario economico mondiale sostituendosi all’ attuale OMC – Organizzazione Mondiale del Commercio.
MOLISE CONTRO GLI ACCORDI POCO TRASPARENTI DEGLI USA/UE – Contro questa liberalizzazione del mercato che, secondo molti movimenti italiani arreca danni all’identità e qualità dei prodotti del nostro Paese, è nata una campagna ‘Stop TTIP’. Denunce all’unisono anche dal Movimento Consumatori sezione Campobasso, L’altritalia ambiente e Legautonomie Molise. Fanno quadrato attorno al protezionismo economico e denunciano soprattutto quei partiti che, durante le scorse elezioni, non hanno parlato di questo mega accordo mondiale chiedendo di desecrate i documenti su questa trattativa. “Dal TTIP chi ha più da perdere è l’Europa a tutto vantaggio delle multinazionali USA – spiega Alessandro Mostaccio, segretario generale di Movimento Consumatori – Stiamo parlando di finanza, servizi pubblici, sicurezza alimentare e agricoltura (ad esempio, le norme sulle tipicità, sui pesticidi, sugli OGM, sugli ormoni nelle carni in Europa sono sicuramente molto più restrittive di quelle americane), proprietà industriale”. Sul lavoro che Usa e Ue starebbero compiendo alle spalle dei cittadini, ribatte Filippo Poleggi, Segretario nazionale de L’Altritalia Ambiente: “Imponiamo all’Ue la desecretazione dei contenuti dei trattati, dimostrando di avere a cuore la libertà di informazione ed il rispetto stesso delle istituzioni democratiche italiane (in primis il Parlamento). Fino a quando non verranno resi pubblici i contenuti degli accordi,L’Altritalia Ambiente ed il Movimento Consumatori aderiscono con forza alla campagna “STOP TTIP”. Inoltre gli ultimi risultati elettorali hanno visto un aumento dei partiti euroscettici, motivo per cui quest’ambizioso accordo mondiale rischia di non ricevere più consensi dall’Europa.
COS’E’ IL TTIP? – TTIP è l’acronimo di Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti a cui, da oltre un anno, lavorano Usa e Ue per attuare la liberalizzazione del commercio attraverso l’abolizione dei dazi doganali per gli scambi e la conformazione delle normative economiche dei due continenti, puntando a creare una sorta di zona ‘free’ per l’economia. Un accordo che avviene con poca chiarezza verso i cittadini europei: lo scorso anno i capi dei 28 Paesi hanno dato l’ok alla commissione europea per procedere alla trattativa americana senza diffondere notizie in merito.
TUTTI GLI SVANTAGGI PER L’ECONOMIA ITALIANA -A quanto pare il TTIP porterebbe solo vantaggi per il Pil mondiale, secondo delle ricerche londinesi: con la liberalizzazione si avrà una crescita di 90 miliardi di euro per gli USA e di 120 miliardi di euro (un +0,5% del Pil) per gli UE. Peccato che non tutti concordano con questi studi: a pagarne le spese sarà solo l’Europa. Abolire i dazi doganali e omologare le normative Usa/Ue nei settori quali sanità, servizi pubblici, energia ed agricoltura porta delle paure evidenti: si teme per l’ambiente e l’agricoltura – in particolar modo italiana – perchè le norme europee bandiscono l’uso di ormoni nell’allevamento, pesticidi, la coltivazione di prodotti OGM e cerca di tutela i marchi DOC che potrebbero essere messe in discussione con il TTIP. L’altro timore è che le aziende private americane e il loro sistema lobbistico possa infiltrarsi nel settore dei servizi pubblici europei, prendendone il sopravvento. In realtà sui 130 incontri tenuti sul tema, a ben 119 hanno preso parte imprese private.