Il sindaco di Riccia aveva con sé la segreteria al gran completo e in più passaggi ha ribadito la necessità di unità all’interno del partito “per l’impossibilità a proseguire con tutte queste frizioni e divisioni”.
La partita all’interno del Pd si gioca tutta sulle prossime candidature, seppur le scadenze elettorali d’un certo rilievo, Politiche e Regionali, siano abbastanza lontane. Salvo clamorosi ribaltoni, sia a Roma che a via Genova, si tornerà alle urne tra tre anni. Un periodo ritenuto congruo dalle parti contrapposte: Frattura e Fanelli su un fronte; Ruta, Leva, Venittelli e Totaro sull’altro.
In sostanza, chi guiderà il partito tra tre anni deciderà le candidature, soprattutto quelle bloccate, che ‘regalano’ un posto in Paradiso senza troppa fatica.
“Se la polemica è strumentale rispetto alla nuova legge elettorale del Parlamento, l’Italicum – le parole di Micaela Fanelli –, non è un buon motivo per non essere uniti. L’unità dovrebbe essere la base per il rilancio. Basta con contrapposizioni e diktat. Alla segreteria del Pd si rimprovera la mancanza di un confronto interno, ma la nostra rappresentanza parlamentare risultò assente alla Festa dell’Unità, a Ferrazzano, allorquando venne a farci visita il sottosegretario alla Sanità, Di Filippo”.
È un fiume in piena il Segretario regionale, Micaela Fanelli che, riferendosi a un post su facebook del deputato Danilo Leva, il quale aveva auspicato dimissioni di massa, la delegazione parlamentare e il Governatore Frattura, per protestare contro i diktat che arrivano da Roma, in materia di sanità, non gliele manda di certo a dire, affermando: “È più facile che si dimetta un nuovo Papa e non l’onorevole Danilo Leva”.
Sulle questioni interne, Micaela Fanelli ha concluso: “Noi siamo stati legittimati dal Congresso regionale, che ci ha premiati con il 55% dei suffragi sui 17mila iscritti al Pd. Ribadisco che il luogo di confronto è la Direzione regionale, organo che non posso nominare perché la minoranza è sempre venuta meno alla nomina dei propri componenti. A questo punto, o si prosegue su quest’ultima strada, oppure mi vedrò costretta a convocare l’Assemblea regionale del partito”.