L’anomalia che farebbe sforare oltre i tetti consentiti i compensi dei consiglieri, per i grillini, deriva dal sistema contributivo che prevede una quota parte che deve versare il Consiglio regionale. Si tratta di 1.452 euro che sommati ai 10.500 euro che vengono corrisposti ai consiglieri ‘semplici’ e ai 13.500 relativi alle massime cariche, fanno superare le soglie stabilite a livello nazionale dal decreto Monti, in base al quale il massimo consentito è di 11.100 euro lordi per i consiglieri senza incarichi e 13.800 per i presidenti di Giunta e Consiglio.
Sommando due numeri, a livello nemmeno troppo dettagliato, i pentastellati Federico e Manzo hanno così calcolato circa due milioni di esubero per tutti i consiglieri nel corso di un’intera legislatura.
Insomma, si tratta di privilegi a cui la casta molisana, in barba ai problemi quotidiani di una regione allo stremo, non vuole in alcun modo rinunciare.
f.a