Il POS del presidente-commissario approvato senza confronto: le minoranze abbandonano il Consiglio regionale. Monotematico su sanità il 27 settembre

Bagarre in Consiglio regionale, dove questa mattina 14 settembre 2021, il presidente Toma, con una frase lapidaria, ha fatto sapere all’Aula di aver approvato il Piano Operativo Sanitario 2019-2021.

Barricate da parte delle minoranze che più volte hanno parlato di scelte antidemocratiche del governatore che sulla questione ha evitato il confronto in Aula.

I consiglieri del PD e del Movimento Cinque Stelle hanno così abbandonato i lavori dell’Aula che però il prossimo 27 settembre alle 10,30 si riunirà per un monotematico sul tema, richiesto appunto dalle minoranze.

“Toma, – sono state le parole della capogrupo Dem, Micaela Fanelliancora una volta si regge sull’unica volontà di se stesso e tenta di annullare qualsiasi forma di confronto democratico. Non può venire in Consiglio regionale per affermare, con una frase lapidaria, l’avvenuta approvazione da parte sua del POS 2019-2021. Quest’Aula non è un orpello, così come non lo sono i sindaci, i comitati, i sindacati, il territorio Toma non può evitare il confronto. E non può farlo soprattutto per un documento che lui stesso ammette di aver ereditato e di voler approfondire. Oggi abbiamo abbandonato l’Aula per ribadire il nostro più totale rifiuto verso scelte politiche che mettono all’angolo qualsiasi forma di partecipazione e democrazia. Abbiamo abbandonato l’Aula perché proprio il mancato confronto ci fa essere ancora più preoccupati su una totale mancanza di visione in tema di sanità regionale da parte dell’attuale commissario ad acta e presidente della Regione, Donato Toma. Il tutto alla luce di come proprio il POS 2019-2021 avrebbe dovuto rappresentare, invece, il primo e fondamentale tassello per una riorganizzazione efficiente della sanità regionale.

 

“Speravamo che il teatrino messo in piedi dal governatore per ottenere l’incarico di Commissario ad acta si sarebbe chiuso dopo la sua nomina. Invece – dicono gli esponenti del Movimento Cinque StelleToma continua ad avocare a sé tutte le decisioni che riguardano la salute e il futuro dei cittadini, senza avere l’umiltà di cercare un confronto con chi studia e vive i tanti problemi sul campo. E non possiamo accettarlo. Nei giorni scorsi ha annunciato l’approvazione del POS (Piano operativo sanitario), il documento più importante che ogni Regione possa adottare. Un Piano da cui dipendono le sorti della nostra martoriata sanità e che, per questo motivo, meritava una seria concertazione con le altre forze politiche, con i sindacati e le associazioni, con chi opera nelle corsie dei nostri ospedali e con la Conferenza dei sindaci. Nulla di tutto ciò è stato fatto: Toma – hanno concluso – non riusciva a dialogare con i precedenti commissari e non intende farlo ora che ha accentrato a sé tutti i poteri”.

 

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