Con il riconoscimento al Molise dell’area di crisi, alla piccola regione potrebbero arrivare infatti cospicue somme di denaro, circa 200 milioni di euro, che consentirebbero alla macchina produttiva locale di ripartire.
“Il Molise che non si arrende” il titolo del documento stilato oggi anche insieme a tutti i sindacati che lo scorso 28 giugno avevano promosso ‘La marcia sul Lavoro’, l’importante manifestazione alla quale aveva partecipato il segretario generale della Cgil, Susanna Camussi.
Dunque, quello di oggi, come ha sottolineato il governatore ha rappresentato “un passo importante per dimostrare a Roma come in Molise si è scelto di pensare al rilancio dell’economia, partendo dalla partecipazione condivisa di tutti i soggetti interessati”. Sull’iter Frattura ha anche specificato “la delibera per la richiesta dell’area di crisi è stata già recepita dal governo e, dopo un proficuo incontro con il ministro Guidi, attualmente stiamo verificando i parametri richiesti con i dirigenti del Ministero dello sviluppo economico”.
“Oggi l’energia che proviene dalle autonomie locali, dal mondo del lavoro, della scuola, dalle imprese, dall’associazionismo e dalle istituzioni, si muove in blocco per promuovere con il governo nazionale un’azione coordinata che mira a far arrivare risorse che possiamo ottenere solo se tutti insieme non ci arrendiamo nella costruzione di un futuro certo perla nostra regione”. E’ stato invece il commento dell’assessore Petraroia.