Il mistero dei Piani Covid, Manzo: “Indispensabile fare chiarezza”. Non si ferma in Molise la polemica riguardo i due piani per l’emergenza presentati al Ministero della Salute. Uno riportante la firma di tutti gli interlocutori, e sostenuto anche da molti sindaci, ed uno riportante tutte le firme necessarie tranne quella essenziale del nominato Commissario ad acta Giustini. Oggi la portavoce M5S Patrizia Manzo ha commentato il comportamento del Presidente di Giunta Regionale Toma, quando in collegamento televisivo con una nota trasmissione Rai, avrebbe – sbandierato in televisione gli atti che, secondo lui, avrebbero portato a una ‘bocciatura’ del primo Piano Covid, inviato a Roma dal Commissario ad acta della Sanità.- Lo si legge nel comunicato stampa della consigliera.
Il Ministero della Salute avrebbe chiesto di modificare il piano, non di prepararne uno nuovo. Questa l’informazione emersa dall’accesso agli atti inviato al Ministero dalla Manzo. Nella risposta ottenuta dalla consigliera si legge che “la Regione Molise ha trasmesso una proposta di piano di riorganizzazione; il Ministero della Salute ha richiesto modifiche al piano presentato e la Regione Molise, in riscontro a quanto richiesto dal Ministero della Salute, ha trasmesso una ulteriore proposta di piano di riorganizzazione, successivamente adottata con decreto del commissario ad acta n.48 del 14/07/2020”.
La Manzo accusa gli amministratori di aver preparato un nuovo piano piuttosto che apportare modifiche a quello esistente e si chiede quali modifiche erano state chieste dal Ministero. Toma in trasmissione ha spiegato che la modifica richiesta era sostanziale: l’ospedale di Larino non aveva i requisiti minimi richiesti per un Hub, ovvero Dea di Primo Livello e Rianimazione. Ma la portavoce cinquestelle manifesta i suoi dubbi sul secondo piano e ritiene indispensabile che gli attori facciano chiarezza e diano risposte esaurienti ai cittadini.
Carola Pulvirenti